Come si estrae la bava di lumaca?

La cosmesi naturale è la nuova frontiera nel mondo della bellezza e della salute, con un ritorno ad applicazioni di origine vegetale e animale e la creazione di creme, estratti, essenze, oli e altri prodotti con contenuti completamente naturali, senza interventi da parte dell’uomo. Questa nuova tendenza, in realtà non è altro che una riscoperta di trattamenti che già nell’antichità venivano utilizzati al fine di migliorare l’aspetto fisico, curare inestetismi della pelle, guarire dalle malattie, rispettando l’equilibrio del corpo e le sue capacità di rigenerazione. Di seguito andremo ad analizzare la bava di lumaca, approfondendo quanto già detto in precedenza in questo articolo, i suoi benefici e la metodologia per la sua produzione al livello intensivo mantenendo sempre il rispetto dell’essere vivente.

La bava di lumaca: storia di una scoperta

La bava di lumaca è il termine comune con la quale si identifica la secrezione di un gasteropode di superficie, definito con termine scientifico Helix Aspersa e comunemente chiamato anche chiocciola, il quale per spostarsi su superfici orizzontali e verticali produce attraverso la sua mucosa una sostanza , che prende il nome di bava, che aderisce al terreno e permette di rendere fluido il suo passaggio. La bava di lumaca appare di un colore biancastro quasi trasparente ed è vischiosa e appiccicosa, proprietà che permettono a questo mollusco non solo di scivolare su terreni impervi ma di rimanere attaccato anche a superfici verticali lisce. Ma perché si è determinata tanta attenzione per una secrezione di un piccolo essere come la lumaca?

Le proprietà della bava di lumaca e le sue applicazioni

Inizialmente gli scienziati avevano notato che anche se la chiocciola era in diretto contatto con superfici irregolari, non presentava quasi mai ferite sul tessuto.

L’attenzione però del mondo scientifico su questo piccolo mollusco si ebbe agli inizi degli anni novanta in seguito agli studi effettuati sulle conseguenze delle radiazioni sugli esseri viventi. Dopo il disastro di Chernobyl venne rivelata una cosa alquanto strana. Tutti gli organismi che vivevano nei pressi della centrale atomica, sede del disastro nucleare, avevano subito delle modificazioni genetiche dovute all’influsso delle radiazioni. L’unico organismo pluricellulare che sembrava non avere subito cambiamenti era la lumaca. L’aspetto ancora più sorprendente era il fatto che il tessuto della chiocciola è molto simile a quello umano. Si scoprì in breve che a creare una barriera contro le radiazioni, rigenerando il corpo e proteggendolo, era la secrezione che la lumaca produceva per muoversi. Partendo da questo presupposto si iniziò a studiare le proprietà insite nella bava e si evidenziò come avesse caratteristiche tonificanti, rigeneranti, nutritive, esfolianti, purificanti, idratanti e antiossidanti.

La bava quindi determinava una serie di vantaggi che potevano essere applicati anche all’uomo attraverso i principi attivi dei suoli elementi. Infatti sono presenti nella sua secrezione sostanze come: l’allantoina, il collagene, l’elastina, l’acido glicolico, le proteine, la vitamina E e C. L’insieme di queste sostanze determina quindi le sue azioni sulla pelle umana:

  • Agisce come tonificante, rendendo la pelle più elastica e tonica, con un notevole beneficio nei trattamenti che prevedono il prevenire e curare le rughe, grazie alla presenza di allantoina che rigenera i tessuti e accelera la produzione di nuove cellule, sostituendo quelle morte;
  • La presenza di collagene, determina la sua azione nutritiva, rendendo la pelle non solo più lucida, ma idratandola in profondità;
  • L’azione rigenerante è un’altra delle proprietà principali della bava di lumaca. Grazie alla presenza di acido glicolico, vengono rimosse le cellule morte, rinnovando in breve tempo il tessuto connettivo, con un effetto peeling. La pelle appare più tonica e luminosa. Inoltre i peptidi e l’acido glicolico presente nella bava, determina anche una funzione di pulizia della cute, combattendo le impurità;
  • La presenza di vitamina E e C, determina il miglioramento delle condizioni della pelle, con una maggiore protezione contro infezioni o infiammazioni della cute;
  • Le proteine presenti all’interno della secrezione contribuiscono a una miglior ossigenazione del derma, producendo quindi un azione idratante.

La Elicicoltura e la bava di lumaca

Partendo dal Giappone con i primi trattamenti con chiocciole che vengono poste sulla fronte e sulle guance, lasciandole libere di muoversi, si è evidenziato come fosse importante la produzione della bava. Con il termine di Elicicoltura si identifica l’allevamento della chiocciola effettuato in maniera naturale sia all’aperto che al chiuso. Inizialmente lo scopo era prettamente alimentare ma successivamente si è deciso di vendere questi molluschi alle ditte per la produzione di cosmesi a base di bava di lumaca, con un estrazione di questa secrezione. E’ importante precisare che le lumache sono degli animali, e quindi si è molto discusso anche sul trattamento che si dovesse tenere nei loro confronti di questi esseri viventi, sia negli allevamenti sia per la procedura di estrazione della bava.

Come si estrae la bava di lumaca

I primi procedimenti di estrazione della secrezione, avvenivano senza il rispetto del piccolo mollusco. Infatti si utilizzava far muovere l’animale su una superficie liscia sulla quale veniva applicata una piccola scossa elettrica. La reazione al passaggio di corrente innescava la produzione della bava, ma dopo una serie di applicazioni anche la morte della chiocciola. Molte sono state le critiche per tale trattamento, anche perché coloro che utilizzano i prodotti naturali vogliono aderire a un principio di rispetto degli esseri viventi al cento per cento. Quindi non acquistavano prodotti se non con certificazione che il trattamento con cui si estraeva la bava fosse di tipo naturale e rispettoso nei confronti della lumaca.

Le case di cosmesi hanno ormai abolito l’utilizzo di bava proveniente da allevamenti ove non si rispetta la vita della chiocciola, spingendo verso una produzione in cui viene preservato il piccolo mollusco.

Il procedimento di allevamento viene effettuato all’aperto, utilizzando una stimolazione di tipo manuale. Le chiocciole devono avere una vita superiore a un anno. Vengono raccolte dall’allevamento, pulite dai residui di terreno e immesse in tinozze, predisposte per la raccolta della bava. All’interno di questi recipienti vengono delicatamente manipolate e spostate in modo da produrre la secrezione della bava. Normalmente tale procedimento dura un paio di minuti. Una volta che il fondo del recipiente si è riempito di bava le lumache vengono tolte delicatamente, lavate di nuovo con acqua e ricollocate nell’allevamento, in attesa di un nuovo trattamento.

Il procedimento viene effettuato a cicli, utilizzando sempre molluschi differenti, in modo da non ledere l’integrità dell’animale. Inoltre come si evidenzia dal tipo di trattamento, non vi è nessuna forma di stimolazione esterna che implica danno o fastidi al piccolo essere.

La bava che è rimasta nei contenitori verrà microfiltrata e utilizzata per la produzione di cosmesi o medicinali naturali.

In Italia sono in aumento i coltivatori di lumache e le ditte produttrici di cosmetici a base di bava di lumaca stessa. Tra questi segnaliamo Nuvò Cosmetic (nuvocosmetic.com) che produce cosmetici certificati (creme antirughe e siero puro) a base di bava di lumaca con un metodo di estrazione “cruelty free” così da non arrecare danni o stress a questi piccoli animali così utili per la cura della nostra pelle.

Fonte Immagine: Pixabay

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