Diradamento dei capelli: quando e come affrontare il problema

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Prendersi cura dei propri capelli e sistemarli allo specchio è una consuetudine che ripetiamo quotidianamente per valorizzali e tenerli sempre in ordine. E’ in quei momenti che eventuali indizi di diradamento potrebbero saltare più all’occhio. Se in condizioni normali è possibile perdere anche fino a 80 strutture al giorno, qualora si osserva invece una caduta più consistente del solito è lecito supporre che il fenomeno possa aggravarsi e portare ad un reale diradamento.

Capelli diradati: cosa significano e cosa comportano

Per diradamento dei capelli si intende la presenza di zone calve e con capelli diradati, che si vengono progressivamente a formare sul cuoio capelluto. La problematica coinvolge milioni di persone in Italia ed è dovuta sia alla predisposizione ereditaria che all’incremento della produzione di ormoni androgeni tipica degli anni seguenti la fase adolescenziale. 

Ciò significa che i follicoli, organi indispensabili per la nutrizione e la crescita del capello si trovano in un processo di atrofizzazione, in grado di condurre all’assottigliamento, alla miniaturizzazione e alla perdita dei capelli. Il diradamento può però essere tenuto sotto controllo e arrestato prima che porti ad uno stato di calvizie irreversibile.

Il diradamento dei capelli nell’uomo

 

La perdita dei capelli tipica del diradamento nell’uomo si manifesta generalmente dopo la pubertà e si accentua a partire dai 20 anni. Il fenomeno si concentra inizialmente nella zona anteriore e delle tempie, anche se in alcuni pattern di calvizie il diradamento coinvolge anche il vertice. La scopertura progredisce con velocità diverse in base alla propria predisposizione genetica e a variabili di tipo ormonale, rendendo visibili aree di cute prima ricoperte da strutture spesse e robuste. 

Il diradamento dei capelli nella donna

Nel genere femminile si riscontra invece un diradamento inizialmente meno evidente e anche la progressione si dimostra più lenta rispetto alle casistiche maschili. La visibilità della cute conseguente alla perdita dei capelli è localizzata in questo caso in zona superiore, nei pressi del vertice, avendo però una diffusione molto più estesa rispetto all’uomo. Il diradamento si estende a raggiera fino a coinvolgere, nei casi più avanzati, una vasta area in cui tutta la capigliatura perde densità e volume.

Esistono rimedi per capelli diradati?

I capelli diradati ricrescono? Nelle zone in cui si iniziano ad intravedere degli spazi vuoti possono essere presenti sia capelli in salute, che capelli più piccoli e sottili, in fase di miniaturizzazione. 

Esistono delle cure per i capelli in via di assottigliamento? Alcuni prodotti da banco vengono spesso presentati come soluzioni per il diradamento e la perdita dei capelli sottili. Sebbene possano svolgere un ruolo nella fase igienica del capello, nessuna di queste soluzioni riesce però ad agire in profondità, cioè sulla vera causa del diradamento: l’alopecia androgenetica.  Per affrontare in maniera efficace il diradamento, il modo migliore è quindi affidarsi sempre a strutture all’avanguardia e ad esperti competenti nell’analisi delle problematiche tricologiche.  

Trattamenti specialistici per il diradamento

Un altro valido consiglio è quello di seguire percorsi di trattamento specifici per le proprie caratteristiche. In questo senso, le sostanze funzionali di origine naturale con cui vengono realizzati i prodotti cosmetricologici esclusivi formulati da Istituto Helvetico Sanders non risultano invasive e sono prive di controindicazioni, assicurando una risposta valida e mirata al problema che si intende risolvere.

L’efficacia delle sostanze naturali è dimostrata da studi universitari e di enti terzi che hanno testato a livello scientifico la connessione dell’utilizzo di queste soluzioni con il miglioramento dello stato di salute del cuoio capelluto e del capillizio. È il caso, ad esempio, dei benefici della serenoa repens o della caffeina, che contribuiscono alla crescita dei capelli senza lasciare effetti collaterali.

Autotrapianto di Capelli: la scelta migliore per un diradamento avanzato

E’ perciò possibile intervenire prima che i capelli cadano definitivamente, a patto che i follicoli non si trovino già in uno stato di atrofia. Quando i follicoli sono ormai necrotizzati e di conseguenza non possono più produrre capelli, l’unica soluzione in grado di permettere il recupero di una piena capigliatura è rappresentata dall’autotrapianto capelli FUE. Questa tecnica permette di prelevare dalla nuca le unità follicolari resistenti al dht (ormone responsabile della calvizie androgenetica) e collocarle nelle aree scoperte, senza cicatrici e segni visibili, ottenendo nel giro di alcuni mesi un risultato estetico completamente naturale e permanente.

Qualunque sia lo stadio di progressione del diradamento, è sempre necessario sottoporre la propria situazione ad un esperto pienamente qualificato per analisi e valutazioni di natura tricologica: tramite questo modulo o il numero verde 800283838 è possibile prenotare una Visita Specialistica Gratuita con Istituto Helvetico Sanders, leader del settore cosmetricologico con 22 sedi in Italia: Bologna, Genova, Milano, Padova, Torino, Treviso, Trieste, Verona, Ancona, Firenze, Perugia, Pescara, Roma, Bari, Cagliari, Catania, Cosenza, Lecce, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Salerno.

Fonte immagine: Pixabay

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