L’origano è la più classica delle erbe aromatiche, utilizzatissimo in cucina. Ma non tutti sanno che si tratta di un vero e proprio medicinale naturale a cui si può far riferimento per mantenere a lungo un buono stato di salute, finanche prevenendo alcune malattie.
L’origano, tra le sue proprietà, annovera vitamine e sali minerali, ferro, potassio, manganese, ma anche fenoli. Tutte queste componenti lo rendono un rimedio ed integratore naturale efficace. Scopriamolo meglio.
Un antibiotico naturale
L’origano, anzitutto, è un antibiotico naturale, utile a proteggere dalle malattie respiratorie. Ha proprietà antinfiammatorie, antisettiche e antispasmodiche. Da esso si ricava un particolare olio, che rappresenta ad oggi la più potente arma antisettica naturale, almeno per quel che concerne le essenze che dalla pianta si estraggono.
Anche antiossidante
L’origano può essere anche considerato uno tra gli alimenti di cui è possibile sfruttare le proprietà antiossidanti, poiché contiene vitamina C, una sostanza che consente al nostro organismo di sviluppare una maggiore resistenza sia alle infezioni che agli agenti portatori di infiammazione. E ai radicali liberi, una delle principali cause di invecchiamento prematuro delle cellule.
Utile anche contro la cellulite
L’origano è utile anche contro la cellulite. Questa pianta contiene tante proprietà anticellulite, ed è possibile impiegarlo per la lotta all’inestetismo stesso e ai disturbi legati alla circolazione sanguigna o linfatica che possono provocarlo. Si può preparare, a questo proposito, un infuso a base di origano. Questo si può bere una volta al giorno, utilizzando un mezzo cucchiaino di foglie essiccate per ogni tazza da 200 millilitri d’acqua.
Proprietà anticancro
L’origano è conosciuto molto perché ha delle proprietà utilissime per combattere il cancro. Come dimostrano studi recenti della Long Island University, l’origano contiene al suo interno una sostanza killer contro il cancro, nella fattispecie il cancro alla prostata. L’erba aromatica contiene componenti che inducono le cellule cancerogene ad autodistruggersi. La sua azione è stata testata per quel che riguarda il tumore alla prostata, una delle patologie che più colpiscono la popolazione di sesso maschile.
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