Il credo è uno strumento che viene utilizzato nel pedicure estetico per la rimozione di ispessimenti della pelle, calli e duroni. Si tratta in ogni caso di un attrezzo particolare che va utilizzato con grande cautela. In questo articolo nello specifico vi guideremo all’uso del credo in maniera sicura, in modo da ridurre al minimo il rischio di tagli.
Consigli per utilizzarlo senza rischi
Anzitutto bisogna procedere con il pediluvio che avrà l’effetto di ammorbidire la pelle e quindi di rendere più efficace l’azione di questo strumento. Per circa quindici minuti i piedi andranno quindi posti in una bacinella riempita con dell’acqua. Dopo aver ammorbito la pelle si può passare all’utilizzo del credo detto anche taglia-calli.
Ma che cos’è in effetti questo strumento? Si tratta di un attrezzo che è costituito da una lama che viene passata longitudinalmene sul callo, che quindi viene tirato via con un taglio netto. Insomma detto in altri termini, si tratta di uno strumento provvisto di una lama che va usata con estrema cautela per evitare il rischio di procurarsi ferite molto dolorose.
Una volta che in tal modo sono state rimosse tutte le callosità presenti, segue la fase della limatura con una spatola che serve ad attenuare le rugosità che si sono formate laddove prima era presente il callo stesso.
Per evitare di tagliarsi va seguito il seguente accorgimento: il credo che come detto, è munito di una lama, va usato dando un colpo piuttosto veloce. Inoltre quando si passa dalla pelle dura e spessa e di colore giallognola, tipica di un callo, a quella rosata e sana, bisogna smettere di tagliare, altrimenti c’è il rischio per l’appunto di andare a ferire la pelle sana. Insomma il tagliacalli va utilizzato solo per la parte callosa del piede ed ancora meglio sarebbe procedere a secco, perché in tal modo è più facile distinguere dove inizia il callo su cui bisogna agire.
Fatto ciò, il piede va nuovamente immerso in acqua per una pulizia completa e quindi va riasciugato per bene, facendo attenzione a non lasciare tracce di umidità che potrebbero favorire la comparsa di infezioni fungine.
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