Arriva per tutte, prima o poi, il momento di fare i conti con la comparsa dei capelli bianchi. Gli anni passano per tutti ed i capelli bianchi ne sono la testimonianza diretta. Ma quando arriva quel giorno a nostro sostegno c’è una soluzione a portata di tutti: la tinta per capelli. Perché diciamolo tranquillamente: chi non ha mai tinto i capelli? Spesso però si commettono errori nell’utilizzo della tinta.
Per farla nel modo corretto e per non danneggiare il cuoio capelluto è importante seguire alcune semplici regole. A partire da ogni quanti giorni va fatta la tinta. Tutto dipende, come detto, dal colore naturale della chioma o dalla quantità di capelli grigi che abbiamo. Se questi ultimi sono parecchi e quindi diventa difficile nasconderli, è bene prevedere una seduta dal parrucchiere una volta ogni tre settimane al massimo.
Se invece i fili bianchi sono pochi e si vuole ritardare la tinta ai capelli, il suggerimento è di fare una colorazione di base da alleggerire con mèches o balayages, in modo da creare dei riflessi in grado di mitigare la ricrescita chiara. In questo caso l’effetto può durare fino a due mesi.
Tinta con capelli sporchi o puliti?
Altro fattore da considerare è quello dei capelli sporchi o puliti. È meglio farla prima o dopo averli lavati? Applicare la tinta nel momento e nel modo sbagliato può comprometterne molto il risultato ed è quindi bene informarsi su come farlo al meglio.
Secondo gli esperti è bene non fare la tinta con i capelli puliti subito dopo lo shampoo, ma anche con la chioma troppo sporca o con residui di gel e lacche. In tutti questi casi, infatti, il colore non prenderà bene o non lo farà uniformemente. Il consiglio, dunque, è quello di fare la tinta il giorno dopo il lavaggio, evitando inoltre che i capelli sporchi di lacca, gel o spuma. Tranne qualche eccezione legata alla fruizione di specifiche tecniche, la tinta deve essere distribuita con calma, senza fretta, spalmando il colore in maniera uniforme partendo dalle radici, e dividendo in strisce i capelli, aiutandovi con un pettine. In caso contrario, il rischio di ottenere una chioma a chiazze sale in maniera esponenziale, e siamo sicuri che non è certamente ciò che desiderate.
Gravidanza e tinta
Altra domanda alla quale bisogna rispondere: è possibile fare la tinta per capelli in gravidanza? La gravidanza è uno dei periodi migliori per la salute della chioma. Superati i primissimi mesi, in cui i capelli possono risentire dell’influenza del progesterone e apparire un po’ più spenti e opachi. La risposta alla domanda è sì, ma con determinati parametri da rispettare. Occorre infatti considerare che la cute non è impermeabile e anche lo strato corneo, che è quello più esterno, è costituito da cellule che non sono “morte”, ma mantengono un’attività metabolica vivacissima.
Questo significa che tutto ciò che vi applichiamo interagisce con la cute: lo dimostra il fatto che la pelle viene utilizzata come organo diffusore di sostanze. Nel corso degli anni, le formulazioni dei prodotti sono notevolmente migliorate e le tinture oggi utilizzate sono decisamente più delicate rispetto ad alcuni decenni fa. Senza contare che il solo fatto che certe sostanze siano presenti in un cosmetico e che il cosmetico sia in commercio significa che il prodotto è risultato conforme alle rigorose disposizioni stabilite dalla legge 713/86 emanata dal Governo Italiano e recepita in tutta Europa. Per eccesso di precauzione si può consigliare di lasciar passare i primi tre mesi, che sono quelli in cui si forma l’embrione.
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