In realtà contrariamente a quanto si potrebbe pensare perdere un certo numero di capelli al giorno è del tutto normale. Questo perché la ricrescita dei capelli è regolata da un ciclo ben preciso che si articola in tre fasi, che ne assicurano il ricambio necessario.
I problemi iniziano quando i capelli in fase telogen, ovvero di riposo, non vengono adeguatamente sostituiti da quelli in fase anagen. In pratica si crea una situazione che va attentamente monitorata, per cui i capelli che cadono non sono adeguatamente sostituiti dallo spuntare di quelli nuovi in fase anagen.
Intanto stabiliamo dei valori di riferimento. Se la caduta è compresa tra i 50 e i 60 capelli al giorno, oppure tra 40 e 120 allora ci troviamo entro il limite di valori considerato del tutto fisiologico. Bisogna anche tenere conto che se la caduta avviene ad esempio in primavera e in autunno, tende in genere ad essere considerata fisiologica. Tale tipo di caduta si definisce stagionale, per cui dopo questo periodo i capelli tornano a crescere come prima.
La più comune forma di caduta dei capelli negli uomini quando non deriva da effluvi stagionali, è l’alopecia androgenetica, ovvero la calvizie. A soffrire di questo problema non sono soltanto gli uomini, ma anche le donne. Nel caso del gentil sesso però si assiste a un diradamento che va ad interessare tutto il cuoio capelluto e non è localizzato solo a determinate zone, come accade invece nell’uomo. Inoltre prolungati periodi di stress possono portare una vera e propria alopecia da stress che si definisce psicogena. Si parla in tal caso di un disturbo di origine psicosomatica, per quanto allo stato attuale non ci sono prove sperimentali che possano confermare in maniera incontrovertibile la perdita dei capelli per stress.
Quando la caduta dei capelli diventa preoccupante?
Tuttavia nel caso in cui la caduta dei capelli diventa evidente, oppure interessa soltanto determinate zone, allora è il caso di cominciare a correre ai ripari. Un altro segnale preoccupante da tenere in considerazione è la presenza di prurito o di dolore al cuoio capelluto. In tal caso è quindi opportuno rivolgersi a un dermatologo specialista in tricologia che vi sottoporrà a tutti gli esami opportuni, ad esempio visita tricologica e tricogramma, per stabilire le cause di questa caduta anomala di capelli.
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