La ricostruzione delle unghie non è solamente un mero fattore estetico, come si può solitamente pensare. Certo, in questo modo le unghie sono più vistose e belle ma è, soprattutto, un modo per migliorare unghie sfaldate, unghie deboli e per combattere la terribile onicofagia.
Esistono moltissime tipologie di ricostruzione unghie. Alcune garantiscono effetti molto naturali, altre, invece, effetti vistosi ed appariscenti. Ovviamente, l’uso di tips (unghie finte), anche molto lunghe, è sconsigliato alle più, sia alle donne di casa che a chi svolge determinati lavori e, poi, parliamone, tips troppo lunghe potrebbero risultare volgari. Meglio una ricostruzione decisamente più naturale che faccia splendere le nostre mani ma senza risultare fenomeni da baraccone! Poi, ovvio, de gustibus. Vediamo insieme le varie tecniche di manicure in ambito di ricostruzione unghie.
Ricostruzione unghie in acrilico
La ricostruzione unghie in acrilico è sicuramente la più complessa da provare a casa. È nata negli Usa a cavallo tra gli anni ’40 e ’50. Si avvale della combinazione di polvere acrilica e liquido monomero i quali, assieme, vanno a formare una pasta che sarà un nuovo strato sull’unghia naturale.
Per questo tipo di ricostruzione avrete bisogno, appunto, di primer, polvere acrilica e monomero liquido. Fin qui, tutto semplice. Dopodiché, si inizia. Innanzitutto, lavatevi bene le mani e sterilizzatele. In secondo luogo, limate le unghie con una lima esclusivamente a lama grossa. Dopo aver ben steso il primer, si stende la cartina. Si ripassa il primer e si intinge il pennellino prima nel liquido e poi nella polvere. Il risultato sarà una palla di pasta da stendere accuratamente sull’unghia. Ci teniamo a sottolineare che non si tratta di una cosa semplice. Adesso, potete spalmarla sulla cartina. Per ultimare l’operazione, limate l’unghia con una lima grossa e con una fine successivamente. Al termine, utilizzate il classico olio per cuticole. Sigillate e lasciate asciugare all’aria, perché la caratteristica di questa tipologia di ricostruzione unghie è proprio l’assenza di fornetti Uv. Non servono i classici bulbi per polimerizzare l’unghia e questo è sia un vantaggio che uno svantaggio. L’asciugatura all’aria aperta è più rischiosa però è un costo minore per il fai da te.
Inoltre, questa è una delle ricostruzioni più complesse e consiglio un corso specifico per apprenderla oppure l’affidamento a mani esperte, di competenti estetiste.
Ricostruzione unghie in gel
La ricostruzione in gel, invece, è decisamente tra le tecniche più note e diffuse. Quella che tutte preferiscono proprio per la sua maggiore semplicità rispetto a quella in acrilico. Sono tantissimi i prodotti in commercio per effettuare, a casa propria, la ricostruzione in gel ma attenzione, sebbene non sia complessa, è sempre meglio chiedere prima alla propria estetista dei consigli, per evitare di rovinare le unghie. In questo caso, vi serviranno proprio le classiche lampade Uv. Esse contengono dei bulbi che, attraverso sostanze chimiche, induriscono il gel e lo rendono resistente. Ovviamente, maggiore è il numero di bulbi da cui sono composte maggiore è il prezzo. Ricordate, però, che con un bulbo potete asciugare un’unghia alla volta, mentre, con tre, tutta la mano. I tempi di attesa non sono cortissimi, ma chi bella vuole apparire…
La ricostruzione in gel ha una durata fino a 20 giorni senza difetti. Avrete bisogno di: una lampada UV, gel sia trasparente che colorato, a seconda del tipo di decorazione scelta, primer, cleaner per la ricostruzione, spingi-cuticole, lime di vario genere, olio per cuticole e, in caso di allungamento, anche tips e colla per unghie. Ora vediamo insieme come fare.
Dopo aver applicato un solvente sulle unghie, liberatevi dalle cuticole con uno spingi-cuticole. È il momento di disidratare le unghie con un buffer, prima di stendere il primer che renderà il lavoro più duraturo. A questo punto, potete stendere con accuratezza il gel e procedere con l’asciugatura nel fornetto UV per pochi minuti. Passate poi il cleaner per eliminare il grasso in eccesso. Successivamente procediamo con la decorazione che, nel caso della ricostruzione in gel, è possibile, varia e duratura. La facilità dell’operazione deriva dal fatto che il gel si stenda come un normale smalto, senza alcuna difficoltà. Il difetto del metodo è sicuramente la lunghezza dell’intero procedimento.
Ricostruzione unghie in ceramica
La ricostruzione unghie in ceramica è una delle più apprezzate ma solo da chi la conosce a fondo. In effetti è snobbata e meno popolare ma rappresenta una rivoluzione nel campo. Si tratta di una via di mezzo tra la ricostruzione in acrilico e quella in gel. Perché? Semplice. Unisce l’uso di polveri a quello della lampada Uv per un’asciugatura più comoda e sicura. La stesura non è complicata come nella ricostruzione in acrilico. Si ottiene con l’aggiunta di polvere di ceramica a quella acrilica, che dona unghie a prova di… morso! Se soffrite di onicofagia vi consiglio vivamente questo metodo, poiché, se siete arrivati a stadi disperati, l’unica soluzione, dopo una ricostruzione in ceramica, sarà perderci i denti! Le unghie saranno così dure che morderle sarà impossibile! Ma quali sono i reali vantaggi di questo metodo davvero ancora poco conosciuto?
Sono molti ed è bene farli conoscere! In primis, l’assenza dei cattivi odori che i prodotti di altri tipi di ricostruzioni emanano. I tempi sono dimezzati rispetto alla ricostruzione in gel, ed, infine, non si lima il letto ungueale e questo fa sì che l’unghia, con il tempo, non si sciupi. Tutti i prodotti utilizzati, inoltre, sono anallergici perciò, questa, al momento è una delle ricostruzioni unghie più sicure!
Ricostruzione unghie in Fiberglass
Infine, vogliamo parlarvi del metodo di ricostruzione detto Fiberglass o di lino o seta. Lo so, lo so, non è molto conosciuto ma, credetemi, è uno dei pochi metodi che può garantirvi mani impeccabili, unghie lunghe e sane senza inutili vistosità, senza intaccare la naturalezza dell’unghia.
È un metodo in grado di rafforzare ed allungare le unghie in modo green e facile e veloce. Per ottenere lo scopo, avete bisogno di una fibra (di lino o seta), di una colla e di un attivatore. Il pregio di questo metodo è che le unghie resteranno naturali e non più spesse di quelle normali, con quel classico aspetto finto che non a tutti piace.
È un metodo che possono utilizzare anche tutti gli uomini che desiderano migliorare l’aspetto delle proprie mani, senza dare troppo nell’occhio!
Inoltre questo metodo non costringe la donna a ripetuti trattamenti per eliminare il gel e per ricostruire nuovamente l’unghia, perché la resina non è assolutamente visibile durante la ricrescita dell’unghia e non serve limarla, dunque, non rischieremo di sfaldare la sua parte superiore o di deteriorarla.
Ora che avete un quadro completo di quali siano le tipologie di ricostruzioni per unghie, non vi resta che scegliere quella che più si confà alle vostre esigenze ed aspettative. In fondo, lo scopo è lo stesso, essere più belle nel modo che più ci piace!
Voi quali di queste ricostruzioni unghie avete provato? Lasciateci, se vi va, la vostra esperienza nei commenti.
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