I tatuaggi non sono da prendere alla leggera. Il tatuatore esegue un vero e proprio intervento con cui va ad incidere la pelle, procurando di fatto una ferita. Ma nel caso in cui nella zona che abbiamo scelto per il tattoo siano presenti dei nei possiamo effettuarlo lo stesso? E’ proprio questo l’argomento di cui ci occuperemo in questo articolo.
Nei sulla pelle e tatuaggi: è possibile farli lo stesso?
Un tatuatore non andrebbe mai a effettuare questo genere di lavori su di un neo, in quanto si potrebbe andare incontro a dei rischi anche gravi per la salute. In questi casi un tatutatore responsabile deve per così dire aggirare l’ostacolo, ovvero tatuare non sopra il neo ma attorno allo stesso, andando a modificare il disegno con l’ago. Di base lascia anche 2 o 3 millimetri di spazio libero attorno per dar modo ai dermatologi di controllare l’evoluzione del neo. Un bravo tatuatore poi è anche in grado di minimizzare la presenza del neo, sfumandolo oppure utilizzandolo come la pupilla di un occhio.
D’altronde stando a uno studio che è stato pubblicato sulla rivista Jama Dermatology, un team di ricercatori tedeschi ha descritto il caso di un uomo che ha sviluppato un melanoma, ovvero uno dei tumori più aggressivi della pelle, da un neo su cui era stato eseguito un tatuaggio, che in seguito è stato rimosso con un laser. Solo per rimanere nell’ambito della letteratura medica in lingua inglese si contano altri 16 casi di questo tipo.
Insomma volendo tirare le fila, va detto che i tatuaggi non andrebbero mai eseguiti su lesioni pigmentate, quali sono per l’appunto i nei. Nel caso in cui venissero effettuati, in ogni caso non vanno mai rimossi con il laser. Infatti il laser va ad eliminare non solo i pigmenti dei tatuaggi, ma anche quelli che vengono prodotti dalle cellule del melanoma che sono fondamentali per arrivare a una diagnosi di tumore. Nel caso in cui si decida di rimuovere il tattoo bisogna far preliminarmente esaminare i nei prima di procedere con il trattamento laser.
Se invece si è proprio decisi a farsi tatuare il corpo nonostante le presenza di un neo, allora è necessario sottoporsi a controlli frequenti da parte di un dermatologo, nel caso specifico almeno due volte all’anno. Questo non perché tatuarsi può aumentare il rischio del melanoma, ma perché i pigmenti del tatuaggio camuffano il neo, rendendo più difficile monitorare la sua eventuale mutazione verso una forma tumorale.
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Fonte Immagine: Pixabay