Tingersi i capelli quando si è in gravidanza: è possibile? Cosa dicono i medici al riguardo? Durante la dolce attesa la chioma delle future mamme si rinvigorisce sempre di più: i capelli sono più belli, setosi e splendenti. Perché non continuarsi a fare la tintura?
Una volta che la placenta si è formata, si verifica un aumento della quantità di estrogeni. Questo cambiamento ormonale ha un impatto assolutamente positivo sulla chioma delle future mamme. Per questo motivo, è possibile continuare a colorarsi i capelli, prestando la dovuta attenzione alla nutrizione. Vediamo in questa guida quali colorazioni e tinte per capelli preferire quando si è in gravidanza.
Tingersi i capelli durante la gravidanza: sì o no?
Nonostante il quesito sia molto rilevante, non sono mai stati condotti test specifici su donne in attesa e non sono mai stati segnalati casi di aborti, nascite premature o malformazioni congenite al feto, che siano correlati all’utilizzo di colorazioni. Tuttavia, occorre prestare la massima attenzione a ciò che si applica sul cuoio capelluto e sull’epidermide.
La tintura è un processo chimico che interagisce sul cuoio capelluto e sulla struttura del capello: ciò determina l’ossidazione del capello ad opera dell’ammoniaca e/o dell’acqua ossigenata e delle sostanze coloranti necessarie per agire sulla tonalità cromatica della chioma. Ma niente timori!
Nel corso degli anni, le formulazioni chimiche delle tinture prodotte dalle case cosmetiche sono notevolmente migliorate e possono essere utilizzate con più tranquillità rispetto a qualche decennio passato. Infatti, le tinture acquistabili in commercio risultano essere conformi alle rigorose disposizioni fissate dalla Legge 713/86, in cui sono contenute tutte le sostanze ammesse.
Dalla premessa ben si comprende che la futura mamma che voglia continuare a tingersi la chioma, lo può fare con tranquillità, senza temere di mettere a repentaglio la vita del proprio bambino in grembo.
Tinta in gravidanza: consigli utili
Durante la gravidanza la mamma può permettersi di eseguire il trattamento di colorazione della chioma, senza avere alcun timore. Nell’arco dei 9 mesi, gli esperti consigliano che sia meglio applicare il prodotto chimico sulla cute integra per circa 4/5 volte al massimo, senza mai eccedere.
Per le più scrupolose è possibile optare per le tinture vegetali: la più conosciuta e popolare è a base di henné, che viene miscelato con altri pigmenti naturali. Tuttavia, queste colorazioni “fai da te” sono consigliate per chi ama una chioma di colore scuro (cioccolato o nero corvino).
Per chi ha i capelli chiari o desidera un colore ramato è possibile acquistare la linea vegan Khadi che consente di colorare e di curare i capelli con principi attivi naturali. Tutti i prodotti a marchio Khadi risultano privi di sostanze dannose in base ai test e ai rigorosi controlli a cui sono stati sottoposti.
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