“Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”. Parole di Albert Einstein. Al grande fisico e matematico non sfuggiva l’importanza fondamentale di questo insetto per l’equilibrio dell’ecosistema. Da questo insetto laborioso e industrioso, oltre ai prodotti arcinoti del miele e della propoli, si ottiene anche un veleno che viene utilizzato in specifici trattamenti anti-age.
In particolare il veleno dell’ape si è rivelato utile nell’attenuare le piccole rughe per ottenere una pelle più liscia e levigata. Si tratta di un trattamento che risulta appannaggio soprattutto delle attrici hollywoodiane. Il rimedio infatti, stando a quanto riporta il Wall Street Journal, è utilizzato in particolare da Michelle Pfeiffer, Gwyneth Paltrow e sarebbe impiegato anche dalla principessa Kate Middleton.
In effetti una maschera a base di veleno d’api ha un costo esorbitante: 30mila sterline per 30 grammi di prodotto. Il prezzo di una crema può andare dai 20 ai 30 euro a salire e contiene non più di 30-50 ml di prodotto. Nel barattolo di crema venduto a peso d’oro in effetti di veleno c’è n’è poco, giusto quanto basta perché possa far effetto. La crema viene poi arricchita con altre sostanze, quali fitoestratti, burro di karitè e acido ialuronico, che hanno l’effetto di potenziare l’azione complessiva di questo trattamento anti-age.
Tuttavia le creme al veleno d’api vanno evitate nel caso in cui si sia allergici alle punture di questo insetto, in quanto potrebbero insorgere effetti non gravi, quali orticaria e arrossamenti, ma pur sempre fastidiosi.
Veleno d’api ad effetto anti-rughe
Ma a cosa si deve questo effetto anti-rughe del veleno d’api? In effetti viene considerato una sorta di botox naturale, ma si differenzia da quest’ultimo, in quanto attiva una risposta naturale da parte della pelle. Quest’ultima difatti reagisce al veleno attivando una maggiore produzione di collagene e di elastina che quindi vanno a distendere le rughe, oltre che rassodare i tessuti. In particolare il componente fondamentale nel veleno d’ape è rappresentato dalla mellitina che fa aumentare l’afflusso di sangue verso la zona trattata.
La mellitina ha un potente effetto antinfiammatorio con cui agisce sul sistema nervoso centrale. D’altronde stando alle acquisizioni più recenti, si ritiene che sia proprio l’infiammazione cellulare ad essere la causa principale del processo di invecchiamento della pelle.
Veleno d’api: un po’ di storia
Gli effetti terapeutici del veleno d’api pare che fossero conosciuti già dall’antichità. In particolare l’uso ne sarebbe testimoniato da papiri che risalgono al 2000 a. C. A quei tempi sarebbe stato utilizzato come una sorta di analgesico mediante lo strofinamento del siero sulla parte dolente. In Grecia Ippocrate pare che lo utilizzasse per l’artrite, mentre Carlo Magno ne avrebbe sperimentato gli effetti contro la gotta.
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Fonte Immagine: Pixabay