È un disturbo spesso sottovalutato, ma può diventare molto fastidioso: ecco cinque consigli per combattere la secchezza delle fauci.
La xerostomia, volgarmente conosciuta come bocca secca, è una condizione del cavo orale caratterizzata da una diminuzione (o una completa interruzione) della salivazione, che comporta una fastidiosa secchezza delle mucose della bocca. Spesso è associata a labbra screpolate, continuo senso di sete, alitosi, mal di gola o infezioni gengivali: una corretta salivazione è infatti utile a monitorare tutti questi fattori di rischio e a prevenire questi spiacevoli disturbi. La secchezza delle fauci non ha cause accertate; sappiamo però che è più diffusa tra le donne e negli anziani e che può essere associata a stress, nervosismo e situazioni di particolare stanchezza.
Di solito ci si accorge di avere la bocca secca quando fatichiamo a deglutire, o quando le parole “si impastano” in bocca; a volte però la secchezza delle fauci può provocare dolori alla lingua oppure un più frequente stimolo ad urinare, con il conseguente aumento della quantità giornaliera delle urine prodotte. Alcuni studi hanno inoltre dimostrato che se non insorge spontaneamente, la xerostomia è associata frequentemente a sintomi influenzali, in particolare alla febbre (anche molto lieve).
Se da una parte non disponiamo di uno scenario chiaro sulle cause che portano all’insorgere della secchezza delle fauci, dall’altra è complicato redigere una lista accurata di rimedi, cure e terapie che possano eliminare i sintomi; spesso infatti il trattamento del disturbo è direttamente collegato al tipo di fattore che l’ha scatenato e nel caso in cui non si conoscano le cause diventa un’operazione complessa trattarne i sintomi. Nella maggior parte delle circostanze le cure sono sintomatiche, ovvero mirano ad attenuare la secchezza e a prevenire l’insorgere di nuovi episodi, ma non eliminano la causa del problema e quindi l’eventuale ripresentarsi della xerostomia. In generale, questo disturbo è “di prognosi sfavorevole”: vuol dire che nonostante la varietà delle cure finora tentate, non si è riuscito a trovare un metodo definitivo e duraturo contro la secchezza delle fauci; di solito si ottengono, però, vari benefici di natura transitoria.
Rimedi
- Sostituzione dei farmaci in uso
Se vi accorgete che l’insorgere dei sintomi è contemporaneo al momento in cui iniziate ad assumere determinati farmaci, è possibile che quest’ultimi diano la secchezza delle fauci come effetto collaterale. Non è raro in farmaci come antistaminici, medicine per il diabete o per disturbi alimentari, cure farmaceutiche contro il morbo di Parkinson o il cancro. In questo caso bisogna evitare di adottare misure a propria discrezione, bensì è necessario contattare il medico curante e valutare insieme la prospettiva di una sostituzione, solitamente con un farmaco equivalente. Medicinali diversi hanno differenti effetti collaterali, quindi è più che probabile che i sintomi scompaiano autonomamente, al cambio di terapia.
- Cura nell’igiene orale
È molto importante che chi soffre di xerostomia mantenga un’ottima igiene orale, avendo cura di lavare i denti dopo i pasti, spazzolandoli bene e a lungo, usando collutorio e filo interdentale e ricordandosi di portare con sé spazzolino e dentifricio per usarli anche dopo i pasti consumati fuori casa. Questa semplice accortezza – che dovrebbe essere una buona norma per tutti, non solo per chi soffre di secchezza delle fauci – ridurrà il rischio di infezioni del cavo orale, bilancerà la produzione di saliva stimolando le ghiandole salivari e aiuterà a prevenire i problemi dentali che sono causati da una insufficiente salivazione. Cura e prevenzione insieme: ancora meglio!
- Niente fumo
Per risolvere i problemi legati alla secchezza delle fauci è di primaria importanza sospendere qualsiasi tipo di pratica legata al fumo e all’inalazione di sostanze, specialmente se calde. Il fumo di sigaretta, oltre ad essere molto nocivo per i polmoni e per il nostro apparato respiratorio, contribuisce in gran parte ad asciugare la gola e la bocca, rendendo il compito ancora più difficile per le nostre ghiandole salivarie! La stessa regola vale per qualsiasi altro tipo di fumo: proibito l’uso di sostanze stupefacenti, di narghilè e pipe. Non migliorerà la situazione nemmeno il consumo di tabacco da masticare, mentre può essere occasionalmente d’aiuto assumere qualche chewingum o dei confetti, tutti rigorosamente senza zucchero. L’atto della masticazione, infatti, può stimolare la produzione di saliva.
- Stile di vita sano ed equilibrato
Come regola generale, la xerostomia si combatte principalmente con il buon senso. Tutte le pratiche che sono raccomandate in caso di bocca secca sono un sunto di quanto ognuno di noi dovrebbe cercare di fare nella vita quotidiana. Innanzitutto, bere la giusta dose di acqua, in modo da restare sempre ben idratati; evitiamo però le bevande zuccherate o gassose, così come i cibi eccessivamente speziati o salati. Anche ridurre la dose di caffeina può aiutare a mantenere la bocca più idratata perché, così come gli alcolici, è una sostanza irritante che genera disidratazione.
Respirate con il naso, anziché con la bocca e di notte mantenere un livello di umidità consono all’ambiente in cui si dorme, usando, se necessario, un umidificatore.
- Sostituitivi della saliva
In ultima analisi, se nessuno dei tentativi finora proposti giova alla situazione, si possono provare alcuni prodotti sostitutivi della saliva – i cosiddetti “umettatori” – normalmente disponibili in qualunque farmacia. Questi prodotti non hanno bisogno della ricetta medica, ma consultare un medico è sempre indispensabile per ricevere consigli personalizzati che possano soddisfare, in modo sicuro ed efficace, le esigenze della nostra bocca.