Acido lattico: cos’è e rimedi

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Che cos’è l’acido lattico e come si può curare? Il prodotto metabolico che è prettamente legato al lavoro muscolare che viene svolto si manifesta in assenza di ossigeno. Ma vediamo insieme le cause e quali sono i rimedi in essere oggi. Tutto quello che bisogna sapere!

Che cos’è l’acido lattico

L’acido lattico è un carbossilico che si manifesta per la mancanza di ossigeno, durante un lavoro muscolare. La produzione maggiore avviene tramite i muscoli striati che si occupano di formare quelli scheletrici. Nel momento in cui si trovano ad essere sottoposti ad una richiesta di energia più alta del normale – tramite sforzi intensi che sono oltre la soglia del soggetto interessato – si produce questo acido lattico.

Che cosa significa? La manifestazione dell’acido lattico avviene nel momento in cui il metabolismo aerobico  – ossigeno che è presente nel sangue – non è in grado di soddisfare la richiesta aggiuntiva energetica dell’organimo in quel determinato momento.

La produzione di energia per i muscoli del corpo avviene in due modi differenti:

  • Aerobica più lenta e in presenza di un apporto corretto di ossigeno
  • Anaerobica che è più veloce ma in assenza di ossigeno

L’acido lattico viene prodotto in entrambi i casi e le quantità variano a seconda della attività e fatica che viene fatta. In una normale attività del corpo infatti ne viene prodotta una quantità minima con un percorso legato al sangue che passa al fegato – muscoli e cuore inattivi con la conversione in glucosio.

Nel momento in cui la velocità della sua sintesi è maggiore di quella dello smaltimento, allora si presenta un accumulo di acido lattico nel sangue e nei muscoli. Questo è normale durante un esercizio fisico intenso con una frequenza cardiaca elevata che supera l’80 – 90% di una condizione normale.

Cause e come smaltirlo

I sintomi acido lattico in produzione maggiore variano da soggetto a soggetto, ma di solito si presentano in questo modo:

  • Maggiore fatica
  • Bruciore
  • Dolore acuto muscolare

La prestazione fisica inoltre subisce un calo e questi sintomi perdurano per un’ora circa, prima di poter nuovamente ottenere una performance corretta nello sport e non solo. I tempi si differenziano dal soggetto e dal tipo di allenamento che viene svolto.

Ma quali sono le cause acido lattico? A parte l’attività fisica intensa, si deve fare attenzione anche a questi fattori:

  • Diabete
  • Alcune tipologie di tumore
  • Anemia
  • Insufficienza respiratoria
  • Terapia farmacologica a base di anti iperglicemizzanti
  • Eccessiva ingestione di alcol
  • Malattie genetiche

Si può smaltire l’acido lattico? Questo termine non è corretto, infatti i professionisti del settore indicano che non è detto che si debba smaltire. In realtà il tutto avviene in maniera fisiologica, perché questo prodotto non deve essere considerato nemico.

Il grado di allenamento previsto è alla base dello smaltimento dell’acido lattico: il fattore primario è quello di agire subito per andare a contrastare quelli che sono i suoi effetti negativi. Non è da consideare scarto o da eliminare perché:

  • In grado di essere utilizzato dai tessuti come energetico naturale
  • In grado di essere utilizzato per la sintesi di glucosio o di glicogeno

Rimedi acido lattico

I rimedi acido lattico si basano principalemente sulla propria alimentazione. Infatti maggiore è l’acidità e minore è l’ossigeno nell’organismo. Questa è un fattore che porta ad una conseguenza di debolzza o insogere di malattie più o meno gravi. L’acido lattico massivo in circolo può essere controllato e contrastato scegliendo alimenti alcalini oppure basici.

Da non sottovalutare la potenza del bicarbonato di sodio che aiuta tantissimo, grazie alla sua azione alcalinizzante diretta. Tutto questo deve essere correlato da:

  • Riposo
  • Massaggio defaticante
  • Bagno caldo con del sale grosso
  • Streching mirato per alleviare il bruciore e i crampi che potrebbero insorgere

Chiedere sempre consiglio al proprio medico di fiducia all’insorgere dei primi sintomi, per verificare le cause e la terapia più corretta da adottare.

(Fonte Immagine: Pixabay)

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