Allergie: come proteggere i nostri bambini

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Le allergie, soprattutto primaverili, sono un dramma sia per gli adulti che per i bambini e interessa una fetta di popolazione in continuo aumento. Tra le allergie più comuni si annoverano quelle ai pollini e polvere. Oltre a situazioni comuni nocive dobbiamo tenere a mente che anche l’alimentazione e la presenza di eventuali animali domestici può fare la differenza.

La prevenzione, anche in casi che sembrano, apparentemente, innocui è di fondamentale importanza. I sintomi di allergia vanno dalla più comune rinite fino all’asma. Fin dalla più tenera età è opportuno fare attenzione a determinati aspetti quotidiani che sarebbe opportuno evitare. Vediamo, insieme, cosa è opportuno tenere sotto controllo per evitare allergie nei bambini a rischio.

Prevenzione allergie nei bambini a rischio

Un bambino italiano su quattro soffre di allergie, per questo è molto importante la prevenzione nei soggetti a rischio. Prima di tutto, è necessario assicurare al proprio bambino un ambiente privo di fumo. Questo aspetto è molto importante sia durante, che dopo, la gravidanza. L’allattamento, come si sa, rappresenta una fase fondamentale nella crescita del piccolo e può aiutare a prevenire l’insorgenza di allergie.  Successivamente bisogna prestare molta attenzione allo svezzamento del piccolo. Il bambino, infatti, dovrebbe assaggiare gradualmente diversi cibi a partire dal sesto mese. Per prima cosa non bisogna dimenticare di consigliarsi con il pediatra che saprà aiutarci al meglio nell’affrontare questo importante cambiamento nella vita del nostro bambino. A questo proposito, è bene evitare alimenti allergenici quali il latte vaccino, le uova, il pesce o le noci.

Non dobbiamo dimenticare che, nonostante gli animali aiutino il piccolo a crescere in un ambiente sicuramente gioioso, sarebbe bene evitare di tenerli nella stessa camera del piccolo. Almeno fino al compimento del primo anno di vita. Il pelo degli animali potrebbe essere uno dei principali fattori scatenanti di allergie. Altro “nemico” delle allergie nei bambini a rischio è la polvere di casa, soprattutto quella che si annida nella zona notte, deve essere rimossa il più possibile.

Le stesse raccomandazioni valgono sia in fase di prevenzione che in casi in cui ci si trova a vivere con bambini affetti da sintomi allergici. Ovviamente, il più delle volte ci ritroviamo a dover affrontare reazioni allergiche dovute alla polvere oppure alla presenza della gramigna o più in generale delle graminacee.

Non possiamo dimenticare di annoverare anche i molti casi in cui i bambini si ritrovano a combattere con le allergie alimentari.  In questo caso, dietro prescrizione medica, è opportuno seguire attentamente le indicazioni ed evitare cibi che possano compromettere la salute del piccolo di casa, leggendo con cura le etichette alimentari. Quando ci troviamo difronte a sintomi allergici molto importanti, oltre alla prevenzione, sono le prove allergiche.

Infine, vogliamo rivolgere l’attenzione verso un ultimo punto. Molti studi hanno rivelato come l’immunoterapia, chiamata anche iposensibilizzazione, sia efficace sia nei casi del trattamento del raffreddore da fieno che come strumento antiallergico preventivo. Bisogna fare molta attenzione perché l’immunoterapia può essere praticata sui bambini a partire dai 5 anni, e solo dopo aver consultato un medico.

Chiaramente ci teniamo a precisare che i nostri consigli sono solo a scopo informativo e che per qualsiasi dubbio bisogna per prima cosa consultare il proprio medico di fiducia sia per quanto riguarda la salute dei nostri figli che per la nostra. Si tratta di una possibile cura, da tenere sempre ben presente.

Fonte immagini: Pixabay

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