Aloe vera: una pianta dalla storia millenaria

Chi non ricorda quelle strane figure viste a scuola quando si studiava l’antico Egitto? Graffiti di esseri fantastici metà uomo e metà animale, insieme a scimmie, scarabei, civette e simboli incomprensibili chiamati geroglifici. E poi ancora uccelli, pesci e arbusti.

Tra questi arbusti, disegnati sulle piramidi dagli egizi, c’è l’Aloe vera, pianta riconoscibile tra le altre per la conformazione particolare delle sue foglie e del suo cespo. Gli egizi infatti già conoscevano l’Aloe come pianta magica e curativa, e la usavano mischiandola agli unguenti per l’imbalsamazione del Faraone affinché gli garantisse l’immortalità.

Aloe vera pianta sempreverde

 

L’ aloe vera pianta sempreverde lo è nel vero senso della parola. Le sue foglie cadono per vecchiaia dopo molti anni e la sua immagine di pianta benefica e salutare ha attraversato più di 6000 anni di storia senza mai essere offuscata.

Originaria dei paesi africani l’Aloe vera è una pianta che cresce spontanea nei climi caldi e asciutti. Sopporta molto bene il caldo torrido perché è in grado di assorbire l’acqua dall’umidità dell’aria. Ama i terreni prevalentemente sabbiosi e in dolce declivio che non lasciano stagnare l’acqua pur consentendole di bagnare le radici quando piove.

Predilige ambienti aperti e ben esposti al sole. Quando si sviluppa in colonie forma delle barriere naturali invalicabili a uomini e animali. Lasciata crescere spontanea modifica l’ambiente dove radica. La moltiplicazione naturale avviene per fecondazione del fiore tra piante diverse.

L’Aloe vera non si moltiplica grazie ad una serie di getti che crescono alla base della pianta. Infatti, all’attaccatura tra il fusto e le foglie, vengono su delle nuove piantine che crescendo diventano indipendenti.

Piantine che è possibile staccare e trapiantare altrove, ma che, se lasciate crescere, consentono alla pianta di svilupparsi anche in larghezza oltreché in altezza. L’Aloe vera è una pianta molto bella. Il suo fusto, appena sopra il livello del terreno, è di colore tabacco e si nota appena essendo coperto dalle foglie.

Le foglie invece sono molto evidenti grazie al colore verde brillante, la forma affusolata e aggraziata, ma imponente allo stesso tempo. I bordi sono coperti da aculei piccolini di colore verde-giallastro, fino alla punta che spesso tende ad annerirsi. Le foglie nuove vengono fuori dalla cima della pianta come dei piccoli cespuglietti che prendono velocemente forma e spessore.

Nel periodo della fioritura si sviluppa al centro della pianta un ramo tenero, alla sommità del quale sboccia un grappolo fiorito. I fiori, una volta separati tra loro, tenderanno verso terra per rilasciare a maturazione avvenuta i semi al vento o agli uccelli. Il loro colore è generalmente tra le gradazioni dell’arancio, ma può toccare punte di giallo carico come di rosso chiaro.

Aloe vera pianta magica

Oggi la magia fa sorridere. Ci fa pensare alle streghe, alla befana, o a mago Merlino. Ma per gli egizi era una cosa seria. Molto più vicini di noi ad una concezione panteista della Natura essi credevano nelle proprietà curative delle piante in quanto portatrici di qualità divine. E l’Aloe vera, pianta magica per eccellenza, in Egitto veniva coltivata davanti l’uscio di casa con il compito di cacciare via spiriti e malanni.

Intanto oggi il potere magico delle piante, compresa l’Aloe vera, torna di moda grazie alla psicoanalisi e dalla fisica quantistica. La prima sostiene che la presenza di pezzi di natura negli appartamenti giova all’equilibrio psico-fisico di chi li abita. La seconda ha scoperto che le piante sono in grado di influenzarci grazie alle loro vibrazioni energetiche. Ma che siano terapeuticamente benefiche ormai è più che assodato. Vediamo dove e perché.

Aloe vera pianta curativa

Abbiamo già notato la presenza dell’Aloe vera tra i geroglifici egizi, ma non è certo l’unica testimonianza della passione che quel popolo nutriva per questa pianta. Infatti, se vuoi sapere davvero cosa ne pensavano, ti basta andare a leggere l’elenco delle caratteristiche dell’Aloe vera su un documento che risale a 1500 anni prima della nascita di Cristo: il Papiro Ebers.

Secondo quello che viene riportato sul papiro l’Aloe garantiva la bellezza alle donne e una vita lunga e felice agli uomini. Piantata intorno alle Piramidi propiziava l’immortalità ai Faraoni. Usata negli unguenti preservava i tessuti dalla putrefazione. Cleopatra la usava come collirio per accrescere il fascino dei suoi occhi. Nefertiti la aggiungeva al latte d’asina per il bagno quotidiano.

Infatti uso e fama dell’Aloe vera come pianta curativa coprì in breve tempo tutto il nord Africa. In Israele era la base per un Elisir che i Templari mischiarono a canapa e vino di palma. Le donne delle civiltà matriarcali del deserto magrebino la usavano per guarire le febbri e le ferite. Insomma era un vero toccasana, almeno per quei popoli costretti molto spesso a vivere in condizioni di disagio ambientale e penuria d’acqua.

Fonte immagine: Pixabay

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