L’anisakis è una infezione parassitaria del tratto gastrointestinale che viene causata dall’ingestione di pesce crudo o non cotto sufficientemente. Ma quali sono i sintomi e le cure per questa infezione? Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Che cos’è l’anisakis?
L’anisakis è una grave infezione parassitaria che colpisce il tratto gastrointestinale che viene causata dal pesce crudo o non cotto in maniera corretta. Quest’ultimo infatti ha un contenuto di larve di parassiti – Nematodi – che fanno parte della famiglia degli Anisakidae.
Facciamo chiarezza? Questi parassiti riescono a mantenersi nell’ambiete attraverso il processo naturale che coivolge i mammiferi marini che svolgono un ruolo importante ospitando questi parassiti nello stomaco e dell’intestino. Il ciclo va avanti e attraverso le feci dei mammiferi, questi parassiti rilasciano le uova che vengono ingeriti dagli ospiti intermedi che si trovano nel mare (il denominato Krill – larva di primo stadio).
Il processo prosegue con il Krill che viene ingerito da un secondo ospite – sempre intermedio – che è un mollusco oppure un pesce facendo in modo che le larve si possano sviluppare sino allo stadio II. Il pesce o il mollusco in questione viene mangiato da un mammifero marino tanto che la larva arriva a completare il suo processo e diventare adulto chiudendo il suo processo di sviluppo.
Le categorie di pesci che sono di interesse commerciale hanno alloro interno le larve di questo parassita. Cosa accade quindi? Se si mangia pesce – mollusco crudo o poco cotto, l’essere umano si infetta.
Quando le larve infettano l’essere umano non attuano il loro processo di crescita e sviluppo per diventare adulti e sono destinate a morire. Le larve di anisakidi hanno una grandezza che arriva ai 3 centimetri e sono visibili ad occhio nudo, se si osserva la cavità addominale dei pesci. Si presentano di colore bianco/rosa e sono così sottili da formare una spirale arrotolandosi su loro stessi.
Sintomi anisakis
Le persone che hanno l’abitudine di consumare pesce crudo o poco cotto potrebbero contrarre questa infezione. I sintomi anisakis variano da persona a persona tenendo conto che nella maggior parte dei casi muoiono e non provocano alcun disturbo.
In alcuni casi invece le larve riescono ad invadere lo stomaco attraverso la sua mucosa sviluppando dei sintomi fastidiosi. Nella forma acuta si avverte nausea e dolori allo stomaco che portano anche al vomito dopo 6 ore dall’aver mangiato questo pesce crudo infestato.
In certe forme si possono riscontrare dei sintomi anche dopo una settimana con il manifestarsi di febbre – diarrea- nausea – dolori addominali e aumento dei globuli bianchi. Ci sono anche dei casi rarissimi che portano le larve a bucare la mucosa dello stomaco causando delle emorragie.
Chi invece lavora a contatto del pesce all’interno delle catene di conservazione si potrebbe anche verificare una dermatite da contatto oppure asma.
Anisakis cure
Ci sono delle cure per l’anisakis? Ai primi sintomi è bene consultare immediatamente un medico specialista specificando che è stato mangiato pesce crudo o poco cotto. Le cure sono differenti a seconda della diagnosi ma in linea generale si procede con una rimozione endoscopica dei parassiti dallo stomaco. In casi gravi è previsto anche l’intervento chirurgico.
Sarà inoltre il medico a verificare se sarà ottimale prescrivere alcuni farmaci antiparassitari per colpire l’infezione dall’interno.
(Fonte Immagine: Pixabay)