L’ansia può essere una normale reazione fisica e mentale ad uno stress. In dose minima è una reazione positiva per l’organismo, in quanto può aumentare l’adrenalina in caso di pericolo. Pensiamo di trovarci in una situazione estrema, in cui il nostro corpo deve reagire velocemente ad un pericolo per recuperare le forze necessarie a trarsi in salvo. Ecco, in questo caso la reazione adrenalinica è positiva, in quanto nomale risposta ad una situazione anomala.
L’ansietà maggiore o minore, tuttavia, fa parte già della personalità del soggetto che affronterà la vita con minore o maggiore nervosismo. Esiste chi, frenetico, affronta la vita, già dal primo mattino correndo e, dunque, con un’ansia caratteriale ben fondata e chi, invece, solerte, affronta la vita un gradino alla volta. Con alcune terapia cognitivo-comportamentali si può imparare a vivere con lentezza ma, in fondo, l’indole primaria non può essere mutata.
Quel che dovrebbe allarmare è il passaggio da un’ansia sopportabile e limitata ad alcuni passaggi della vita dolorosi o difficili ad un’ansia generalizzata o patologica. Per ansia generalizzata s’intende una condizione ingestibile di stress e nervosismo che si manifesta in tutte le attività quotidiane, anche le più meste ed innocue. L’adrenalina impedisce al soggetto di godersi i momenti più belli della vita costringendolo a consumare i suoi giorni con una perenne sensazione di fiato corto. Una situazione del genere è molto pericolosa per l’organismo: affatica il cuore, gli organi ed influisce su un cattivo funzionamento del sistema immunitario.
L’ansia è buona solo se non diventa patologica costringendoci a temere tutte quelle situazioni che, prima di allora, ci parevano tranquillizzanti o normali. Dal primo attacco d’ansia sarà impossibile percepire la realtà nel medesimo modo. I nostri sensi si acutizzeranno e la realtà si amplificherà esponenzialmente.
Ma che sono gli attacchi di ansia? Si definisce attacco di ansia quell’improvvisa e mortifera sensazione di malessere generale che può cogliere il soggetto all’improvviso o riprodursi in determinati contesti. Dipende tutto da ciò che scatena l’ansia e dal luogo in cui si manifesta il primo attacco.
Solitamente, il circolo dell’ansia è ben definito. Il soggetto sperimenterà la terribile sensazione provocata da un attacco di panico: suderà freddo, tremerà, il cuore batterà a mille, la testa girerà, il respiro mancherà, le gambe sembreranno cedere, in auto, a lavoro, in aereo etc. Ovviamente, la mente tenderà a far credere al soggetto di non dover più affrontare tale situazione per non provare quella che, per chi l’ha sperimentata, è una vera e propria sensazione di morte imminente. Il soggetto, perciò, cederà all’istinto di sottrarsi alla situazione temuta. Di conseguenza, eviterà tutte quelle situazioni che possono creare in lui ansie immotivate. Si comprende in tal modo come, da questo passaggio, si possa arrivare ad una limitazione importante della vita che, in taluni casi, particolarmente gravi, porta alla reclusione per “paura di star male di nuovo”.
Nonostante gli attacchi d’ansia, tuttavia, sembrino nemici del soggetto, in molti casi, grazie ad una psicoterapia mirata, diventano campanelli di allarme di uno stile di vita da cambiare. Spesso non abbiamo il coraggio di lasciare un uomo che non fa per noi o quel lavoro che ci sta stretto. Le menti particolarmente brillanti, allora, costringono il soggetto a fermarsi a pensare, a riflettere sulla propria vita. Questo blocco di ogni attività può essere un nuovo inizio, senza ansia.
Riconoscere uno stato d’ansia patologico è il primo passo per combatterla, sebbene il termine combattimento non sia adatto. Non si tratta di una lotta. L’ansia non va evitata o respinta. Per vincerla profondamente serve accettarla, lasciarla scorrere, comprendendone la natura.
I sintomi dell’ansia
I sintomi legati all’ansia sono numerosi. Sono una vera e propria esasperazione di tutti quelli che si possono provare quando si è agitati. In questo post potremo elencarne centinaia, ma ci limiteremo a segnalare i più noti:
- Tachicardia
- Senso di soffocamento e/o mancanza del respiro
- Senso di straniamento
- Sensazione di testa pesante
- Mal di testa e/o giramento di testa
- Nausea
- Sensazione di morte imminente
- Sensazione di perdita del controllo
- Tremito
- Perdita di coscienza
- Sensazione di trovarsi fuori dalla realtà
- Crisi di pianto
- Dolore al petto
Ci rendiamo conto che quando sperimentiamo un attacco di ansia siamo vulnerabili e ci sentiamo dipendenti da coloro che amiamo. Molto spesso, infatti, chi entra nel circolo dell’ansia ha bisogno del cosiddetto accompagnatore, qualcuno che sia sempre pronto a calmare il soggetto in caso di un repentino attacco.
Questo quadro delinea uno scenario angosciante per il soggetto che, improvvisamente, perde la sua indipendenza. La sua vita cambia e non riesce più a svolgere le sue mansioni quotidiane con leggerezza e semplicità. Tutto diviene estremamente pesante ed incomprensibile, destinando l’ansioso al rischio depressione.
Il limite ansia-depressione non è ben definito. Un soggetto fortemente ansioso, costretto ad evitare tutto ciò che prima amava, può sentirsi infelice e, dunque, cadere nel baratro della depressione.
I sintomi fisici dell’ansia sono ben definiti ed avvertiti dal soggetto come campanello di allarme di patologie gravi, anche mortali. Un forte dolore al petto, con senso di soffocamento, può portare l’ansioso a pensare di esser stato colto da angina. Tuttavia, un attacco di ansia non dura molto. La fase acuta non supera i 15 minuti. Dopo quel lasso di tempo, mente e corpo si riequilibrano ma ciò che resta è una sensazione di spossatezza ed infelicità, difficili da eliminare.
Nei soggetti particolarmente ansiosi gli attacchi possono legarsi ad un tipo specifico di ansia, l’ansia da prestazione. L’ansia da prestazione è uno stato nervoso normale nei soggetti sani. A quasi tutti, prima di un esame, sudano le mani e batte più forte il cuore. Tuttavia, se a fronte di eventi importanti l’ansia diventa ingestibile, è importante apprendere le tecniche di rilassamento e rivolgersi ad uno specialista.
Per la cura degli attacchi di ansia si può seguire un particolare percorso cognitivo-comportamentale, volto a riabituare il soggetto a compiere azioni che evita per paura di un nuovo attacco. Nei casi di ansia forte, possono essere somministrati al soggetto ansiolitici, che aiutino il corpo a mantenere la calma. Tuttavia, esistono scuole di pensiero fortemente avverse all’abuso di farmaci. Molti ansiolitici creano dipendenza, una dipendenza che rischia di essere più pericolosa dell’ansia stessa. Solitamente, gli attacchi di ansia possono essere recidivi in momenti luttuosi o stressanti della vita del soggetto.
Per chi soffre di ansia patologica i sintomi dello stress vanno sempre controllati e tenuti a bada, con tecniche come il respiro diaframmatico per controllare il battito cardiaco in caso di nuovi attacchi oppure i video di rilassamento ASMR, che aiutano il soggetto ad addormentarsi con facilità. La cura, tuttavia, parte dall’accettazione di non essere pazzi. L’ansia è una malattia e, come tale, può essere curata con efficacia. Tuttavia, posso affermare con contezza come, una volta sperimentato il primo attacco di ansia, la vita cambi; i sensi si acutizzino.
L’ansia patologica è tipica dei soggetti iper-sensibili, coloro che soffrono per le sofferenze altrui e vivono la vita in profondità. A volte, è semplicemente questa profondità a creare eccessive aspettative che, se disattese, creano un’ansia esponenzialmente più forte di quella che può sperimentare un normale soggetto posto di fronte alle difficoltà della vita. Se si è estremamente sensibili, forse non si impara mai a vivere; o meglio, si impara a convivere con una forma di ansia che ci rende più reattivi ma, da un certo punto di vista, anche più vulnerabili.
Ansia: rimedi naturali
Anche per l’ansia, come per altre tipologie, la natura ci viene in soccorso. Sono diversi i rimedi naturali per combattere l’ansia. Per prima cosa è molto importante seguire una dieta sana ed equilibrata. Prediligere una dieta integrale ricca di frutta fresca e verdure. Si può preparare un ottimo centrifugato di carota e lattuga, tonifica il sistema nervoso e ha un potere calmante.
Se a causa dell’ansia avete problemi di insonnia potete assumere un infuso di camomilla, radice di valeriana e fiori di tiglio. In caso di stato di agitazione molto forte sono un ottimo rimedio naturale i fiori di Bach.
L’aromaterapia è un utilissimo rimedio contro gli attacchi di ansia. Inalare un fazzoletto che avete precedentemente leggermente imbevuto di basilico, salvia, lavanda e legno di sandalo per calmare l’agitazione.
Arancio amaro contro l’ansia
Un’ansia generalizzata può provocare danni ad altri organi. Solitamente l’ansia viene scaricata a livello digestivo. Non è insolito che chi soffre di ansia, soffra, contemporaneamente, anche di ernia iatale, reflusso acido o gastriti. Lo stomaco è particolarmente sensibile agli sbalzi d’umore e allo stress. Tensioni prolungate e nervosismi possono davvero mettere a repentaglio la sua salute. L’ernia iatale, infatti, ha anche cause psico-somatiche e non solo fisiche. Lo stomaco risente della spossatezza causata dagli attacchi di panico. Eliminata la causa delle tensioni, però, anche l’apparato digestivo dovrebbe ricominciare a funzionare correttamente, senza più dolori, fastidi e cattiva digestione. Nei periodi di particolare stress, è normale amministrazione digerire con difficoltà tutto ciò che ingeriamo.
Un aiuto può venire dalla natura, in particolare dall’arancio amaro. I fiori dell’arancio amaro, infatti, sembrano essere particolarmente efficaci contro l’ansia, soprattutto quando questa si accanisce sul sistema digerente. Se l’ansia colpisce lo stomaco, gli oli essenziali di arancio amaro aiuteranno a sconfiggere tutta una serie di fastidiosi sintomi quali: gastrite, colite, costipazione o diarrea.
In caso di attacco di ansia, vengono coinvolti anche i muscoli, costantemente in tensione. L’arancio amaro è utile per scogliere queste tensioni, rilassando il tono muscolare. Particolarmente efficace per collo e schiena. Nei bambini, l’arancio amaro è utile a combattere l’insonnia in caso di stress.
Una pianta, inaspettatamente, dalle molteplici proprietà benefiche. Il suo effetto sedativo la rende molto utile a chi sperimenta quotidianamente crisi di ansia e le proprietà digestive la rendono un palliativo perfetto per gli effetti che l’ansia riversa sul tratto digerente. Le proprietà sonnifere aiutano a riposare meglio e ad addormentarsi più in fretta. Laddove i farmaci tradizionali vogliano essere evitati, l’arancio amaro può essere un aiuto tutto naturale per ritrovare la naturale serenità, mentale e fisica.
Basilico contro ansia e stress
Proprio vero che la cura migliore è in cucina. La salute comincia da una dieta sana ed equilibrata, che conduca all’orto. Frutta e verdura stimolano la mente, energizzano, allontanano inutili paranoie ed ansie. Una dieta troppo ricca di zuccheri e carboidrati rinforza il circolo dell’ansia e lo rende arduo da spezzare. Il moto, assieme ad un consumo corretto di frutta e verdura, può essere realmente un aiuto prezioso per vincere l’ansia quotidiana e ciò vale anche quando essa si ferma ad un livello pre-patologico.
Non solo verdura e frutta, ma anche le piante aromatiche sono molto utili a limitare i livelli di ansia. Il basilico è una pianta odorosa che tutti noi amiamo coltivare ed utilizzare in cucina. Rende saporito un piatto di pasta al pomodoro, nel medesimo modo in cui regala piacere al cervello, allontanando lo spettro di paranoie ed ipocondrie. Il consumo di basilico, infatti, elimina le tossine prodotte da eccessiva ansia e da stress intenso, regalando la voglia di vivere. Quindi si tratta di una vera e propria pianta del buonumore, dal piacevole aroma fresco e pulito. Il basilico ha anche poteri miracolosi contro la spossatezza lasciata da un attacco di ansia.
Mangiando basilico si vince lo stress e si vive meglio. Potete assumerlo in tisane e, se soffrite di stress muscolare, potete sperimentare direttamente sui muscoli tesi oli al basilico, da massaggiare delicatamente. La tisana al basilico è energetica e stimola i circuiti cerebrali, per l’inizio di una nuova giornata con brio e felicità interiore. Un piccolo toccasana per uscire da un circuito ben più profondo e complesso.
I rimedi naturali possono essere unicamente un aiuto ma non la soluzione finale ad un problema come l’ansia che diviene una vera patologia laddove intacchi le attività quotidiane di una mente sensibile.
Le proprietà del cumino contro l’ansia
Tra i molteplici rimedi naturali contro l’ansia non possiamo non citare l’importante azione del cumino. Partiamo con lo specificare che stiamo parlando di una spezia ricca di molte virtù e molto usata nella cucina indiana.
Questa spezia, come già anticipato, contribuisce molto nell’eliminazione degli stati di agitazione e forte stress. Il cumino contro l’ansia può essere usato sotto forma di olio essenziale, acquistabile facilmente dalla nostra erborista di fiducia. Bastano solo 5 gocce di olio essenziale diluite in due bacinelle di acqua. Immergervi, contemporaneamente, le mani e i piedi all’interno delle bacinelle e rimanere in ammollo per minimo 15 minuti. L’olio essenziale di cumino agisce direttamente sul nostro sistema nervoso ed è risultato essere un ottimo rimedio per la sua praticità e efficacia terapeutica.
Un vero toccasana contro l’ansia è risultato essere anche l’infuso di cumino. Mettere un cucchiaino di semi di cumino in una tazza di acqua e lasciare in infusione per 10 minuti circa. Una volta trascorso il tempo necessario, colare il tutto e bere due tazze di infuso al giorno dopo i pasti.
Luppolo contro l’ansia
Il luppolo è conosciuto come fautore della birra, una delle più comuni ed apprezzate bevande alcoliche ma pochi, anzi pochissimi, ne riconoscono le proprietà sedative. La polvere, ottenuta dalla battitura dei fiori, ha notevoli proprietà anti-ansia, che fanno sì che il luppolo sia una delle piante calmanti per eccellenza.
Esso è particolarmente indicato nella cura dell’ansia da prestazione quando essa intacca la sfera sessuale. L’ansia da prestazione, infatti, può colpire duramente l’uomo quando si trova ad affrontare l’approccio con una donna che apprezza particolarmente. Il timore di una brutta figura o di fare “cilecca” possono inficiare l’erezione e dunque portare al risultato ossessivo che il soggetto desiderava evitare. In caso di soggetti particolarmente ansiosi, la sfera sessuale dovrebbe riacquisire la naturale leggerezza che gli si confà.
Il luppolo svolge una funzione afrodisiaca ed aiuta ad eliminare tensioni e cattivi pensieri prima dell’attività sessuale, per ritrovare il piacere di fare l’amore col partner, vecchio o nuovo che sia e portare a termine un rapporto sessuale soddisfacente. Il luppolo si pone come un vero e proprio sedativo per la sfera nervosa e sessuale, in grado di scogliere le tensioni e migliorare la qualità del rapporto. Ciò è dovuto agli idrocarburi terpenici, veri e propri anti-ansia.
La resina di luppolo è indicata anche nei casi di cattiva digestione, laddove la causa sia uno stato di ansia generalizzato. Si consiglia di assumere la tintura madre di luppolo, in quanto la tisana pare abbia un sapore particolarmente sgradevole che renderebbe difficoltosa la sua assunzione a chiunque. Il luppolo aiuterebbe anche a limitare gli scatti d’ira, tipici dei soggetti impulsivi ed eccessivamente ansiosi, specialmente in situazioni di forti stress. Un vero e proprio toccasana per chi, con l’ansia, ha a che fare tutti i giorni. La salute parte dalla conoscenza dei piccoli miracoli erboristici che la natura ci ha generosamente donato!
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