Ansia da prestazione: come combatterla e superarla

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Stress e ansia da prestazione possono essere invalidanti nel momento in cui si deve affrontare una situazione specifica. Si porta a pensare negativo e di credere di non essere all’altezza. Vediamo insieme perché si manifesta e si si può curare.

Sintomi ansia da prestazione

Soffrire di ansia è oramai una situazione più che normale, variando la sua intensità da soggetto a soggetto. Ma quella da prestazione è nettamente differente, seppur trattandosi sempre di una manifestazione invalidante e preoccupante.

Prima di tutto è bene evidenziare che esistono varie tipologie da ansia da prestazione che portano ad uno stato di preoccupazione, attivazione fisiologica dell’organismo ed effetti cognitivi negativi.

Si attiva quindi un meccanismo molto particolare, che porta il soggetto alla consapevolezza di non poter affrontare quella situazione e di non esserne comunque all’altezza. Non solo, perché subentra anche la paura di un fallimento e una serie di sintomi che si attivano anche tutti insieme, come:

  • Ipersudorazione
  • Tremori leggeri
  • Malessere generale fisico
  • Bocca asciutta
  • Voce roca – fastidio alla gola
  • Nausea
  • Mancanza di memoria
  • Mancanza di concentrazione
  • Compromissione della prestazione

L’ansia prestazionale non è quindi da correlare alle sole caratteristiche di ogni persona o ambiente, ma anche ad una predisposizione allo stress che può portare a livello di panico acuto.

Quando si manifesta ansia da prestazione

Ci sono tantissimi luoghi e momenti in cui l’ansia da prestazione determina lo stop di un soggetto. In linea generale si percepisce sul  luogo di lavoro quando ci sono tanti compiti da portare a termine. La frequenza è differente ma si può arrivare anche a 3 volte alla settimana, con aumento a seconda dei compiti assegnati.

Non è il non essere in grado di farlo, ma credere di non poterlo fare: corpo e mente si bloccano, si compromettono e arrivano ad uno stato di confusione totale. Non solo, anche quando si è stanchi e le ore di lavoro si accumulano si potrà iniziare a percepire un inizio di ansia prestazionale (da minima a massima).

I luoghi in cui si manifesta maggiormente sono:

  • Luogo di lavoro, dove un soggetto passa la maggior parte del tempo nella sua vita. La pressione di colleghi, dei capi, la paura per i compiti assegnati sino alle scadenze sviluppano un disagio fisico e mentale.
  • Sport che sia individuale oppure di squadra, mette sotto pressione le persone più ansiose. Spesso e volentieri infatti non si riesce a portare a termine quello che ci si era preposti con risultati scadenti, dovuti proprio all’ansia.
  • Scuola che è come il posto di lavoro, tra competizione e compiti tutti gli studenti sono colpiti da stress. Ci sono però soggetti che non sono in grado di gestirlo al meglio.
  • In amore, con relazioni sentimentali che possono mettere a dura prova una persona. Dal primo appuntamento sino alle prestazioni sessuali.

Come superare l’ansia prestazionale

Si può superare l’ansia da prestazione? I professionisti del settore indicano che se una persona non si sente all’altezza dei compiti assegnati allora si sentirà stressato e minacciato. Sarebbe quindi opportuno rivolgersi ad uno specilista al fine di poter iniziare un percorso di psicoterapia cognitivo – comportamentale che assicura pian piano un miglioramento.

Per i casi più gravi si consiglia anche un percorso farmacologico, solo e sempre sotto controllo del medico curante. A tutto questo associare una vita sana e tanto sport, che aiuta a ridurre lo stress (come yoga oppure aerobica).

(Fonte Immagine: Pixabay)

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