Azotemia: cosa è, perché è alta e come si abbassa

Azotemia

L’azotemia misura la quantità di azoto totale non proteico circolante nel sangue. Gran parte di questo azoto è contenuto nell’urea, una molecola innocua per il nostro organismo, derivante dalla trasformazione organica dell’ammoniaca.

In questo spazio approfondiremo tutti gli aspetti legati all’azotemia, dando consigli mirati per le analisi da fare e le cure da applicare.

Cosa è?

L’azotemia è un esame, un parametro di laboratorio che esprime la concentrazione di azoto non proteico nel sangue. Difatti tra le varie funzioni renali, rientra anche l’escrezione di prodotti metabolici di scarto, derivanti dalla demolizione proteica. Il principale prodotto del catabolismo epatico delle proteine esogene (l’alimentazione) ed endogene (tessuti) è l’urea. Il dosaggio di questo metabolita viene utilizzato come indice della funzionalità renale.

I reni si trovano ad eliminare, con le urine, grossa parte dell’urea. Una piccola quantità però viene riassorbita a livello tubulare. In presenza di una funzionalità renale ridotta, l’organismo non riesce ad eliminare dal sangue le scorie azotate provenienti dal catabolismo proteico. L’accumulo nel circolo sanguigno causa l’aumento di azotemia, che prende il nome di iperazotemia.

Perché è alta?

L’azotemia ha valori normali quando questi vanno indicativamente da 22 a 46 mg/dl, laddove la concentrazione normale della sola urea nel sangue è compresa tra 10 e 50 mg/dl. Un elevato tasso ematico di azoto ureico non è necessariamente indice di ridotta funzionalità renale. Molte persone che seguono diete iperproteiche presentano spesso livelli di azotemia vicini o superiori al valore generalmente ritenuto normale.

Un fenomeno, questo, ancora più evidente laddove l’apporto di acqua non è equilibrato ed è quindi scarso e ridotto. Altre condizioni che possono provocare aumenti di valori azotemici comprendono il digiuno, una attività sportivo-lavorativa che causa un notevole dispendio di energie e proteine, una gravidanza, alcune malattie come tubercolosi renale o la leptospirosi. E ancora terapie con farmaci a base di cortisone, diabete, disidratazione, ustioni estese.

Con l’azotemia alta si presentano vari sintomi: molto frequente è il vomito, il pallore, il dimagrimento eccessivo e l’astenia. A volte, a questi si aggiungono episodi di tremore, tachicardia, ipertensione e scarsa produzione di urina.

Cosa fare

Per riequilibrare i livelli di azotemia un aiuto fondamentale viene anzitutto da un corretto regime alimentare. Per non affaticare i reni è importante diminuire l’apporto di proteine nella dieta e al contempo dare all’organismo molta quantità di acqua al giorno, almeno due litri.

Per l’azotemia la soluzione migliore è rappresentata dalla dieta ipoproteica, che di conseguenza porta ad una assunzione moderata di carne, formaggio, pesce e legumi. I cibi consigliati invece sono cereali, bietole, carciofi, barbabietole, asparagi, cetrioli. Ottimi alleati possono essere i frutti di bosco, i mirtilli, le mele e le pesche.

Fonte immagine: Idee Green

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