Benefici e proprietà della primula: un toccasana da bere 3 volte al giorno

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L’avrete vista mille volte, esplodere sul suo gambo lungo e sottile tra aprile e maggio, con fiori bianchi e gialli, ma anche viola, blu, arancioni. La primula è uno dei fiori più belli e più semplici delle nostre campagne e boschi, e questo magari lo saprete. Quello che non sapete invece è che oltre ad essere bella è anche buona e utile per la nostra salute.

Facciamo innanzitutto un salto nel passato. Il suo nome, fior di primavera, derivato dal latino primus, era nel Rinascimento usato per indicare qualsiasi fiore sbocciasse appena finito l’inverno. Fu il botanico Mattioli, nel Cinquecento, ad usare il nome di primula proprio per questo fiore, comune al nord come al centro d’Italia (quasi assente invece al sud e nelle isole) capace di crescere fino ai 2.300 metri di altitudine, senza distinzione tra prati fertili e boschi aridi.

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Secondo la leggenda, la nascita della Primula è dovuta a San Pietro che, facendo cadere le chiavi del Paradiso in una zona dell’Europa settentrionale, fece nascere questo fiore, che in alcune zone dell’Inghilterra è ancora chiamato bunch of keys, ovvero mazzo di chiavi.

Proprietà della primula

 

I fiori di questa pianta sono una fonte inesauribile di saponine triterpeniche, tra cui quella che prende il nome dalla pianta, la primulina, che fa dei suoi infusi un potente rimedio all’insonnia e al mal di testa. Le radici invece contengono due eterosidi fenolici derivati dall’acido salicilico, la primaverina e la primulaverina con proprietà antinfiammatorie e antireumatiche.

I benefici della primula però non finiscono qui: è indicata per lenire i dolori reumatici, nella cura della gotta, per alleviare edemi o gonfiori, per il riassorbimento degli ematomi. La primula cura anche la tosse, il raffreddore, la bronchite e l’asma bronchiale, grazie alle sue proprietà espettoranti e mucolitiche.

Infuso di primula: come farlo e che benefici ha

Per fare un decotto di primula dovete innanzitutto prendere una radice e sminuzzarla in acqua fredda. Mettere il tutto sopra il fuoco e portare ad ebollizione. Dopo qualche minuto spegnere la fiamma, coprire e lasciare in infusione per 10 minuti. Dopodichè basta filtrare l’infuso e berlo a stomaco pieno.

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La tisana di primula ha un altissimo tasso di magnesio e fosforo, elementi fondamentali per il buon funzionamento del nostro sistema nervoso, oltre ad essere un ottimo rimedio in caso di mal di testa ed emicrania in virtù dell’azione analgesica dell’acido salicilico.

Si consiglia, a questo proposito, di bere tre tazze di infuso al giorno.

Come si coltiva la primula

In Italia la coltivazione delle primule riguarda le varietà ibride perenni derivate dalla vulgaris, che perdono la parte aerea di foglie e fiori per andare in riposo vegetativo quando inizia il caldo mentre vegetano nei mesi freddi. Le primule sono piante da mettere a dimora in una zona fresca del giardino, semi ombreggiata, poiché non amano l’eccesso di caldo e di sole. Il terreno che le accoglie deve essere leggermente acido, umido ma non intriso d’acqua e le annaffiature regolari, per tutto il periodo vegetativo. Ricordatevi che per stimolare la nascita di nuovi boccioli è importante asportare i fiori appassiti.

Fonte immagine: Pixabay

 

 

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