La bronchite è un’affezione, acuta o cronica, che colpisce gli alveoli bronchiali, infiammandoli e riempiendoli, dunque, di muco. La bronchite può essere virale o batterica o venir stimolata da agenti irritanti. In ognuno di questi casi, i sintomi patiti dal soggetto che ne è affetto sono simili, fastidiosi e persino lunghi a “morire”.
Se, infatti, la bronchite, in quanto infezione, si risolve facilmente, in un massimo di sette giorni, la tosse può durare fino a tre settimane dopo la guarigione, rendendo necessari meccanismi di sedazione per poter riposare correttamente o svolgere le normali attività quotidiane.
La bronchite acuta infettiva è causata da virus o batteri che possono tranquillamente essere quelli influenzali. Ha un decorso non troppo lungo e solitamente, se sporadica, non porta a gravi conseguenze. Nei casi più gravi e rari, l’infiammazione può allargarsi ai polmoni ed, in tal caso, si parla di broncopolmonite.
La bronchite acuta può essere causata dai medesimi virus e batteri che causano il raffreddore. In tal caso, se infettiva, può essere contagiosa se si viene a contatto col muco, di solito giallastro o verdastro (ad indicare l’infezione) e deve essere trattata con antibiotici specifici. Tuttavia, la bronchite acuta può essere causata anche dal GERD, ossia da reflusso gastroesofageo.
Quasi nessuno sa che una tosse secca persistente, che si ripete, quotidianamente, soprattutto dopo il primo pasto della giornata, è indice di reflusso gastroesofageo. La fuoriuscita di materiale acido al di fuori delle pareti dello stomaco, nell’esofago, può gocciolare negli alveoli bronchiali causando tosse persistente e difficile da eliminare.
In tal caso, infatti, andrà eliminata la causa primaria della tosse, ossia il reflusso stesso, con una dieta specifica, l’eliminazione di cibi eventualmente allergizzanti, ed una cura con antiacidi ed inibitori della pompa protonica.
La bronchite cronica, invece, può essere conseguenza del tabagismo. Si sa ormai per certo come il fumo sia dannoso per le vie respiratorie, eppure i fumatori non vogliono ammetterlo e tendono ad ignorare i primi sintomi di bronchite cronica, ossia la necessità di espellere muco al mattino.
Frequenti bronchiti acute, tuttavia, potrebbero portare ad un ispessimento delle pareti dei bronchi e causare, perciò, la bronchite cronica. I fattori di rischio, per quanto riguarda la bronchite cronica, sono: il fumo di sigaretta, le difese immunitarie compromesse che facilitano l’insorgere di infezioni, il reflusso gastroesofageo, l’esposizione a sostanze irritanti sul posto di lavoro che possono essere, ad esempio, ammoniaca, acidi, cloro, bromo o anidride solforosa.
In questo caso si parla di bronchite professionale, dovuta appunto ad un’esposizione forzata a tutti questi agenti irritanti. La bronchite cronica può essere anche stimolata dallo smog e dagli inquinanti ambientali.
I sintomi sono gli stessi per qualunque tipo di bronchite. Tuttavia, in caso di bronchite acuta, si manifesterà anche un rialzo della temperatura corporea, percepito anche oltre i 38°.
I sintomi tipici della bronchite sono: tosse, produzione di catarro, prima trasparente poi giallognolo o verdognolo, difficoltà respiratorie dovute alla presenza di muco negli alveoli bronchiali, asma, affaticamento generale, dolore al petto, febbre.
Si parla di bronchite cronica laddove il soggetto tossisca per la maggior parte della giornata, per almeno tre mesi all’anno, in un periodo di due anni consecutivi. I sintomi tipici della bronchite sono certamente una tosse che aumenta al mattino ed in condizioni di umidità ed una tosse produttiva, con un suono cavernoso che risuona nel petto.
In caso di bronchite, è consigliabile che il soggetto riposi molto, evitando il lavoro, beva molta acqua e mantenga, nella casa, il giusto tasso di umidità per favorire una buona respirazione.
Sarà il medico curante a determinare se si tratti di bronchite, ascoltando i bronchi con uno stetoscopio. Se presenti i classici sibili della bronchite, prescriverà una terapia antibiotica adeguata.
In caso di sospetta bronchite, potrebbe venir prescritta una radiografia al petto o una coltura dell’escreato, per comprendere quale batterio abbia causato la bronchite.
Gli antibiotici funzionano solo se la bronchite è di origine virale. Per quanto riguarda i farmaci antitosse, nel caso di una bronchite con catarro, è sempre meglio non sedare la tosse ma lasciarla sfogare. Si possono scegliere sciroppi fluidificanti che facilitino l’espettorazione, ma non sedativi.
La bronchite nei bambini può essere notata con alcune particolari attenzioni. Se il bambino ha il respiro affannoso e patisce molta tosse, potrebbe aver contratto una bronchite acuta. Di solito, compare anche la febbre. La bronchite acuta è solitamente causata dai virus dell’influenza A o B. Può essere causata, però, anche da batteri, da fumo o da gas di scarico.
I sintomi della bronchite possono essere alleviati con metodologie naturali, come le tisane a base di olmo rosso che alleviano la tosse. Il pelagonium sidoides viene utilizzato proprio per il trattamento delle affezioni delle vie respiratorie. Può ridurre la tosse e favorire l’espettorazione.
L’olio di eucalipto può esser utilizzato in fumacchi che liberino le vie respiratorie costrinte. L’echinacea può essere utile per risollevare il sistema immunitario dopo una debellante bronchite acuta.
La bronchite asmatica è una forma caratteristica di bronchite in cui, all’iperproduzione di muchi, si associa l’asma. I sintomi sono: dispnea, tosse secca persistente, respirazione rantolante, colorito pallido, dolori all’albero respiratorio, bruciore al petto. La terapia prevede broncodilatatori assieme a cortisonici.
Bronchite: rimedi naturali
La natura, come sempre, ci viene in soccorso. Anche la bronchite può essere alleviata con rimedi del tutto naturali. Ci teniamo a ricordare che quando si parla di malattie non bisogna mai ricorrere al fai da te senza sentire prima il parere di un medico. Solo il nostro medico di famiglia saprà diagnosticare e prescrivere la cura migliore per noi.
Dopo aver compreso affondo quali sono i sintomi della brinchite vediamo, insieme, quali erbe officinali possono alleviarli.
Tisana al sambuco contro la bronchite
Esistono molti rimedi naturali contro la bronchite, volti ad alleviare la tosse o a facilitare l’espulsione del fastidioso catarro che si attacca alle mucose della gola. Un rimedio efficace pare essere l’assunzione di tisane al sambuco.
Il sambuco non è altro che una pianta piccolissima che produce bacche nere. In epoche remote, veniva usata per colorare i vini. Una pianta davvero preziosa poiché ricca di proprietà utili all’uomo: ricca di Vitamina C, antiossidante, diuretica, lassativa, rinfrescante, antinevralgica e depurativa. Del sambuco viene utilizzato tutto: corteccia, fiori e foglie.
Il suo maggior potere è quello antipiretico. Stimolando la sudorazione, infatti, il sambuco abbassa la febbre. Inoltre, il suo effetto antinfiammatorio ha potere in caso di bronchite acuta o batterica, riuscendo a lenire l’infezione e a migliorare i sintomi.
Vi consigliamo due diversi infusi. Un infuso è quello che comprende la corteccia essiccata del sambuco. Tagliate la corteccia e bollitela per 15 minuti. Non bevete la tisana senza aver aspettato altri 15 minuti di riposo. La seconda tisana, tutta da provare, è quella che comprende i fiori del sambuco. Potete berne fino a tre tazze al giorno per migliorare la tosse e favorire la naturale respirazione.
Succo di crescione per la bronchite
Il succo di crescione è un altro ottimo rimedio erboristico che facilita la guarigione dalla bronchite. Per preparare un infuso di crescione, dovete avere a disposizione alcuni ingredienti: 4 gambi, appunto, di crescione, 3 fette di ananas e due tazze d’acqua. Dovete frullare assieme vigorosamente tutti gli ingredienti, dolcificare e bere 3 volte al giorno.
Questa tisana di crescione sarà un ottimo decongestionante delle vie aeree ed, essendo fortemente antisettico, guarirà l’infezione ed aiuterà il soggetto colpito da bronchite a respirare meglio. Il succo può essere conservato in frigo.
Come vedete, sebbene la bronchite sia una malattia altamente fastidiosa e di lunga durata, dalla natura ci vengono dati molti strumenti per migliorare il nostro stato di salute e per alleviare tutti i sintomi che inficiano una vita relazionale soddisfacente, come tosse persistente e muco in gola.
Altri rimedi naturali contro la bronchite
Per completare il quadro delle piante officiali e dei rimedi erboristici che realmente possono aiutarci in caso di bronchite, elenchiamo altre soluzioni, del tutto naturali, per facilitare la guarigione.
L’altea è un rimedio altamente utilizzato per sedare la tosse secca. Se ne consiglia l’assunzione, sotto forma di tisana, fino a 5 volte al giorno. La piantaggine ha, anch’essa, un effetto benefico contro la tosse. Come l’altea, può essere assunta sotto forma di tisana, fino a 5 volte al giorno.
L’echinacea, di cui abbiamo già parlato poco fa, è in grado di rafforzare il sistema immunitario ed è dunque la pianta più utilizzata nel post-influenza. Può rafforzare un soggetto appena uscito da una bronchite virale.
Il timo, non tutti sanno che è un potente antibatterico ed espettorante ed aiuta nei casi in cui la tosse sia particolarmente produttiva. Può essere assunto, anch’esso, in infuso, fino a 4 volte al giorno, in tazza.
La pongala è una pianta utilissima in caso di bronchite cronica, per rendere più sopportabili i sintomi con cui il soggetto malato deve convivere. Si pone tra i rimedi erboristici espettoranti ed antinfiammatori. Assunta in infuso, può essere bevuta fino a 4 volte al giorno.
Di bronchite, solitamente, non si muore ma, essendo molto fastidiosa, tentiamo di renderla più “piacevole” con l’aiuto di Madre Natura.
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