La pianta del Brugo che cos’è? Questa specie diffusa in molte parti del mondo ha tantissimi benefici e proprietà utilizzate sin dai tempi antichi. Scopriamo insieme che cos’è e il suo utilizzo.
Che cos’è la pianta del Brugo?
Il nome della pianta del Brugo è Calluna vulgaris Hull conosciuta in tutto il mondo anche con il nome di Baraccia, Sorcelli e – anche se non propriamente corretto – come Erica.
La sua diffusione sin dai tempi antichi vede il suo sviluppo in Nord America, Asia, alcune parti dell’Europa e in Nord Africa. È una pianta molto bella a livello estetico che fa parte della famiglia delle Ericaceae con uno sviluppo ramificato per questo arbusto sempre verde che regala dei fiori rosa viola che lasciano senza parole. Nasce e cresce in zone montane, infatti sulle Alpi è possibile vederle a 2500 metri di altezza che fanno da cornice con i loro colori che caratterizzano il paesaggio.
Le foglie del Brugo sono piccolissime a corolla che si voltano verso il basso. La sua fioritura avviene sempre in estate nei mesi di luglio e agosto, dopo che le sue foglie si sono sviluppate: tra le tante caratteristiche riconosciute dai professionisti del settore sono note le sue radici, in grado di penetrare nel terreno e formare un grande groviglio che si sposa perfettamente con i funghi che si trovano nel sottosuolo.
Benefici e proprietà
Sin dai tempi antichi questa pianta viene utilizzata per i tantissimi benefici e proprietà che la contraddistinguono. In linea generale le sue azioni sono:
- Diuretiche
- Antireumatiche
- Astringenti
- Antinfiammatorie
- Antisettiche
- Astringenti
- Antiossidante contro le rughe
È importante utilizzarla per il suo potere diuretico ma soprattutto per l’eliminazione delle tossine che ci sono all’interno dell’organismo, grazia all’alta concentrazione di tannini in esso contenuti. In medicina viene impiegata per tutti i soggetti che hanno problemi di obesità e che hanno una imminente necessità di ripulire l’organismo dalle tossine in eccesso.
Tra i suoi tanti benefici, questa pianta ha anche un potere rilassante spesso consigliata quando si soffre di insonnia.
Utilizzo e controindicazioni
La pianta di Brugo oltre ad avere tantissime proprietà ha anche numerosi utilizzi. Si possono infatti realizzare dei decotti oppure preparare una tintura madre: per qualsiasi tipo di realizzazione – se non sicuri – chiedere consiglio al proprio erborista di fiducia o al proprio medico di base.
Se macerato può essere utilizzato per lenire tutte le infiammazioni causate dalla cistite, mentre l’olio è adatto alle infiammazioni che riguardano la pelle. Il noto autore Leclerc in un suo trattato medico scientifico che riguardava il suo studio delle piante officinali, consigliava sempre l’infuso caldo con due cucchiai di foglie per tazza e acqua molto calda.
Di questa pianta vengono utilizzate varie parti tra le quali:
- Fiori per una azione antisettica e astringente
- Rami per una azione antiossidante della pelle
Come accennato il suo utilizzo la vede protagonista in campo della fitoterapia per uso interno proprio per andare a combattere batteri e infezioni. Il suo utilizzo è anche per uso esterno al fine di lenire tutte le infiammazioni che possono riguardare la pelle (anche un semplice eritema, escoriazione o bruciatura).
In pochi lo sanno ma questa pianta è utile anche come rimedio dei fiori di Bach.
La pianta di Brugo ha controindicazioni? È da evitare in gravidanza e in allattamento. Sconsigliata in caso di ipersensibilità e in dosi elevate, perché potrebbero irritare l’intestino. Come sopra evidenziato, chiedere sempre consiglio al proprio medico prima del suo utilizzo.
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