Oggi andiamo alla scoperta del cardamomo, particolare spezia tratta dalla pianta tropicale dell’Elettaria, parente lontana dello zenzero.
Pianta tropicale ma non solo, perché era conosciuta in Europa anche ai tempi dei greci e dei romani, che la usavano per farne profumi. Il costo del cardamomo è particolarissimo, perché è la terza spezia più costosa al mondo dopo zafferano e vaniglia.
Il frutto appare come una specie di capsula che contiene, al suo interno, dei semi di colore nero o marrone. Sono questi che vengono utilizzati come spezie, ma sono tenerissime e perdono l’aroma rapidamente. Ma il cardamomo, come ci insegnano i greci e i romani, ha tanti utilizzi, benefici e proprietà. Scopriamo insieme quali.
Proprietà cardamomo
Tra i benefici del cardamomo dobbiamo citare, innanzitutto, quello di facilitare la digestione, aiutare l’intestino irritato e tonificare l’organismo.
Volendo schematizzare potremmo dire che le proprietà del cardamomo sono:
- Facilita la digestione. Se assunto sotto forma di tisana può ridurre il gonfiore e la flatulenza oltre ad essere un buon antispasmodico.
- Antiacido. Se soffrite di bruciore di stomaco dopo i pasti potete assumere il cardamomo per calmare il riflusso acido. Potete farlo cospargendo i vostri piatti di questa spezia oppure assumendo infusi profumati.
- Tonico. Stimola le funzioni cerebrali ed ha virtù afrodisiache.
- Combatte l’alitosi. Annulla gli odori forti come l’aglio, semplicemente sgranocchiando i suoi semi a fine pasto.
- Antisettico e analgesico. Combatte le infezioni dentali e gengivali grazie alla vitamina B2.
Altre proprietà del cardamomo sono quelle che lo vogliono rimedio naturale contro il mal di gola e mal di tosse, toccasana contro il raffreddore e liberatore delle vie respiratorie occluse dal muco. Utile anche contro le infiammazioni gengivali, il cardamomo è usato anche per abbassare la pressione sanguigna, risultando utile in caso di ipertensione, o per bruciare i grassi, visto che accelera il metabolismo.
Controindicazioni cardamomo
Attenzione però agli effetti collaterali del cardamomo: si sconsiglia l’assunzione per troppo tempo o per le persone che soffrano di ipersensibilità, sotto allattamento, in gravidanza o se si soffre di calcoli biliari.
Cardamomo in cucina
Diffuso soprattutto in Asia e in Africa, il cardamomo è utilizzato soprattutto nella composizione del curry o del masala, ma anche per condire il riso o per aromatizzare il tè. In Cine a anche in Etiopia si usa soprattutto il cardamomo nero mentre in Europa è diffusa soprattutto la varietà verde, utilizzata principalmente per dare più sapore ad arrosti di carne, dolci e addirittura latte.
Il cardamomo nei dolci è usato soprattutto a Nord Europa, specie nei paesi scandinavi, il che ci fa capire come questa sia una spezia veramente senza frontiere e diffusa ovunque. Qui si usa anche per fare liquori, tra cui quello svedese del glogg, che si sposa benissimo a dessert, creme, mousse alla vaniglia.
Nel mondo arabo il cardamomo si usa invece per preparare il caffè, usato per purificare il sangue e tonificare l’organismo.
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