Colchico: i benefici e le proprietà antinfiammatorie direttamente dall’Asia Minore

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Il colchico, noto anche come Fior del freddo o zafferano bastardo, è una pianta erbacea di cui si consumano i semi, utilissimi per alcune funzioni benefiche per il nostro organismo.

Etimologicamente ci porta in Asia Minore, precisamente nella Colchide, regione che in greco prende il nome di kolcikon appunto, dove è molta diffusa. Diffusa in tutta l’Europa centrale e meridionale, è una pianta autunnale che in Italia soprattutto nei pascoli, prati, colline del nord, specie se ricchi di acqua o fertilizzati. Nell’Italia centrale e nel sud si trovano solo tipologie affine, che vantano comunque gli stessi benefici. Scopriamo insieme quali sono le proprietà del colchico.

Proprietà del colchico

 

Il colchico è una pianta tossica, quindi la sua preparazione fitoterapica, che riguarda i semi ma soprattutto i bulbi da cui si ottiene una tintura, deve essere particolare. La colchicina è infatti utilizzabile come specialità farmaceutica in particolari patologie, come ad esempio la gotta o l’epatite cronica, però sotto attento controllo medico.

Il principio attivo più importante di questa pianta è questo interessante alcaloide, la colchicina, utilizzata in tantissimi medicinali. Questa è una molecola capace di ridurre l’infiammazione classica della gotta: agendo infatti sui granulociti e bloccando la fagocitosi, è in grado di interagire e contrastare la liberazione di enzimi lisosomiali.

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Nella medicina popolare il colchico era utilizzato in tempi antichi come rimedio per combattere patologie come l’artrite. Utilizzato in passato anche per infiammazioni gastrointestinali, reumatismi, cirrosi epatica, asma e pidocchi, i benefici del colchico sono anche per il trattamento di vasculiti necrotizzanti, psoriasi, condilomi, tumori cutanei, leucemia.

Nei nostri giorni il colchico è trattato soprattutto sottoforma di granuli e di gocce orali in ambito omeopatico, che lo utilizza per problemi intestinali come flatulenza, nausea e vomito ma anche contro infiammazioni dei reni, reumatismi, gastroenteriti, dolori addominali.

Chiaramente per qualsiasi assunzione si deve consultare il medico e il farmacista: il rimedio omeopatico può variare infatti a seconda del soggetto e in funzione del disturbo che deve trattare, della tipologia di preparazione, della diluizione e per altri parametri.

Colchico controindicazioni

Una cosa va detta: le applicazioni di questa pianta non sono comprovate da ricerche scientifiche o mediche, per questo potrebbe essere privo di efficacia terapeutica o addirittura controproducenti in termini salutari.

Essendo molto tossico, infatti, può creare problemi come cefalea, nausea, vomito, diarrea, crampi intestinali, turbe ematologiche, convulsioni e fenomeni asfittici.

Attenzione perché nei casi più gravi di sovradosaggio può portare anche alla morte.

Fonte immagine: Pixabay

 

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