Quando si parla di colpo di calore ci si riferisce ad un repentino aumento della temperatura corporea: è la condizione che colpisce i soggetti che si sottopongono ad un intenso stress termico, vittime di una irregolare termoregolazione.
Vi sono, ovviamente, dei chiari sintomi che denunciano la presenza di un colpo di calore: la pelle, prima di tutto, diventa calda e disidratata. Da par suo la sudorazione si arresta, la temperatura invece sale. Nausea, confusione, tachicardia sono effetti collaterali del colpo di calore, che approfondiremo qui di seguito. Ricordate, poi, che quando ci si espone al sole la crema è fondamentale: va messa senza errori.
A quanto sale la temperatura con un colpo di calore?
Quel che più conta, durante un colpo di calore, è la temperatura corporea che, in casi esagerati e particolarmente gravi, tocca fino ai 42 gradi. L’intero organismo va sotto stress, in maniera peraltro notevole. Se non si interviene in fretta e furia le conseguenze possono essere non gravi, ma gravissime. E, in alcuni casi, finanche fatali.
Per evitare la certa sopraggiunta di un collasso cardiocircolatorio va immediatamente ridotta la temperatura corporea. I danni del calore sono infatti collegati all’entità e alla durata dell’ipertermia.
Come trattare un colpo di calore
Quando si è vittima di colpi di calore, generalmente si deve applicare prima di tutto il ghiaccio e poi immergersi interamente in acqua fredda: sono i primi interventi rapidi e necessari per chi viene colpito, sfortunatamente. Nel caso in cui siano necessari altri provvedimenti, può essere utile sfregare la cute con l’alcol, ventilare il corpo con un panno e tamponarlo con asciugamani di acqua fredda. Tutti trattamenti rapidi e naturali che consentono di abbassare la temperatura del corpo.
Va da sé che con un sole più aggressivo in estate, i colpi di calore sono più frequenti nel periodo estivo e colpiscono soprattutto i bambini, obesi ed anziani. Un soggetto obeso difatti, come confermano recenti studi, ha circa il triplo delle possibilità di subire il colpo di calore, peraltro fatale rispetto ad individui normopeso.
Insomma la prevenzione non è mai troppa quando si tratta di patologie legate al calore. Occorre anzitutto avere buonsenso, ovverosia non esporsi per esempio al sole nelle ore del giorno più calde. E poi cercare di dimagrire, mangiare poco e bene, idratarsi bevendo molta acqua ed evitando bevande a base di alcol.
Oltre alla temperatura è importante, forse fondamentale, considerare i livelli di umidità. Molti colpi di calore sono infatti dovuti a condizioni di temperatura non eccessiva, ma laddove il tasso di umidità supera il 90%. Suona, in questo caso, un ragionevole campanello d’allarme.
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