Come scegliere il lettino terapeutico: consigli utili

lettino terapeutico

La scelta del lettino terapeutico è una decisione importante e rappresenta un investimento per la carriera di un professionista che vuole specializzarsi nella fisioterapia. Questo perché il lettino andrà a condizionare la riuscita dei lavori e, conseguentemente, garantirà ai clienti un’esperienza positiva. Pertanto, prima di procedere all’acquisto del lettino è fondamentale prendere in considerazione una pluralità di aspetti in modo da non commettere errori. 

Le caratteristiche dei lettini 

Al fine di garantire il benessere dei propri pazienti è necessario che i lettini abbiano determinate caratteristiche. In primis, in molti preferiscono lavorare con i lettini elettrici, i quali possono essere facilmente regolati durante la seduta. Ancora, occorre considerare anche lo spessore del lettino. Al di là della qualità della schiuma, infatti, è importante che l’imbottitura del lettino sia sufficientemente spessa poiché molte volte i pazienti devono restare nella medesima posizione durante tutta la terapia. Infine, potrebbe essere molto utile anche la cosiddetta apertura facciale. Questo perché spesso i pazienti sono costretti a mettersi in posizione prona: il poggiatesta potrebbe essere molto comodo in questi casi. 

Le sezioni

In genere i lettini sono divisi in sezioni, che possono essere due o più. Ogni professionista necessita di un numero di sezioni differenti. Ad esempio, i massaggiatori e i terapisti manuali, hanno bisogno di una superficie uniforma, che possa essere comoda per i pazienti. Invece, per la fisioterapia oppure per i massaggi sportivi bisogna posizionare in maniera differente il paziente, a seconda della zona da trattare: per questo è preferibile optare per lettini con più sezioni. Anche i chiropratici e gli osteopati, che praticano terapie più complesse, necessitano di lettini divisi in più sezioni al fine di permettere al paziente di assumere la posizione corretta e al professionista di agire correttamente sulla parte del corpo necessaria.

Le dimensioni

Un lettino deve avere una dimensione tale da permettere al cliente di muoversi liberamente e stare comodo, indipendentemente dalla sua fisicità. Pertanto, è necessario valutare tre aspetti: lunghezza, altezza e larghezza. In genere, i lettini sono lunghi intorno ai 180 cm, poggiatesta escluso, e permettono quindi ai pazienti di tutte le altezze di stendersi in maniera adeguata. Tuttavia, se si ha a che fare spesso con gli sportivi, è probabile che i pazienti siano più alti del solito, e per tale ragione potrebbe essere necessario dotarsi di lettini più lunghi. Per quanto riguarda la larghezza dei lettini, i modelli in commercio in genere si aggirano sui 70-75 cm, e ovviamente più il piano è largo, maggiore è lo spazio per il cliente. Bisogna considerare, però, lo spazio in cui si deve posizionare il lettino: se è ridotto, è inutile scegliere modelli troppi larghi, perché è fondamentale avere lo spazio per muoversi agevolmente. L’altezza del lettino, invece, dipende da quella dell’operatore. È necessario, quindi, scegliere un lettino in grado di consentire lo svolgimento dei diversi compiti (riabilitazione, massaggi, ecc.) senza assumere posture scorrette. In genere, i lettini sono alti sui 75 cm circa, ma alcuni modelli sono regolabili in altezza e raggiungono gli 85 cm. In ogni caso, l’altezza perfetta del lettino è quella che arriva all’anca del professionista.

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