Si parla di extrasistole, in gergo comune, quando il cuore perde un battito. Un individuo su due ne soffre e, solitamente, non è indice di gravi patologie cardiache. Di solito si ha unicamente un senso di terrore per quel sintomo strano che colpisce il cuore improvvisamente e ci lascia letteralmente “col cuore in gola”.
Posso dirvi con contezza che non si tratta, solitamente, di un disturbo grave poiché ne soffro ormai da parecchi anni ma, tuttavia, è sempre bene valutare le cause dell’extrasistole soprattutto quando si presentano troppo frequentemente. In quel caso, potrebbero essere indice di problemi cardiaci più gravi, aritmie più profonde che, in casi rarissimi, potrebbero portare alla morte dell’organo. Se il tuffo al cuore, invece, è sporadico può essere solo un disturbo ansioso, dovuto ad un periodo particolarmente stressante della propria vita. Niente di più.
Il cuore è formato da due cavità. Due superiori, gli arti e due inferiori, i ventricoli. Normalmente il battito è regolato dal nodo senoatriale, che si trova nell’atrio destro. Da qui, poi, il sangue viene pompato nei ventricoli e poi mandato a polmoni e tessuti. Le extrastistole sono contrazioni premature che avvengono nei ventricoli e che, in pratica, anticipano il normale battito. Sarebbe come una piccola scarica elettrica prima del battito vero e proprio che, solitamente ci lascia col fiato corto o ci dà un senso di mancanza del respiro. Spesso, può capitare che ci venga naturale temere quando avvertiamo questo battito anomalo in più. Si tratta certamente di un disturbo fastidioso che è sempre meglio tenere sotto controllo ed arginare, magari, con semplici rimedi naturali che più avanti vi elencheremo con esattezza o con semplici variazioni del proprio stile di vita.
Le varie tipologie di extrasistole
Le extrasistole ventricolari, come già accennato, sono quelle più comuni, ma si possono avere anche extrasistole atriali che avvengono nella parte superiore del cuore. Si tratta sempre di uno o più battiti anonimi. Piccole scosse elettriche non previste che ci lasciano impauriti.
Avete mai notato che le extrasistole compaiono soprattutto quando si è da soli? Quando si è magari preoccupati per qualcosa di importante, indaffarati o ansiosi o quando si ha particolarmente timore di qualcosa? Se le extrasistole sono causate da stati ansiosi non compariranno mai in momenti spensierati o felici o mentre state facendo qualcosa di gioioso ma appariranno sempre nei momenti più tristi, di disperazione, ansia o preoccupazione. In quel caso, i rimedi naturali come biancospino o camomilla possono favorire uno stato di rilassatezza che possa ristabilire il ritmo naturale del cuore. La preoccupazione, dopo il sintomo, è assolutamente normale. La sensazione è quella di avere qualcosa che non va al cuore e poiché il cuore è uno degli organi più importanti del corpo umano, è sempre meglio temere che prendere alla leggera qualsiasi alterazione nel suo ritmo.
Dovete far caso, tra le altre cose, se si tratti solo di un battito irregolare o di più battiti che anticipano il normale battito. In quel caso, la situazione potrebbe richiedere indagini più approfondite, poiché extrasistole eccessivamente frequenti potrebbero far sì che il cuore non irrori correttamente i tessuti o essere spia di problemi cardiaci congeniti di cui non avevamo contezza. Non è mai morto nessuno, insomma, per qualche tuffo al cuore ma ogni sintomo del nostro corpo va assolutamente ascoltato e riferito al proprio medico di fiducia che saprà come agire di conseguenza, dopo gli accertamenti del caso. Per facilitare il suo compito, potete annotare i momenti in cui si verificano i fenomeni e magari evitare determinati comportamenti o alimenti.
Cause extrasistole
Le extrasistole cause, oltre agli stati ansiosi, sono certamente alterazioni generiche a livello organico ma persino i problemi allo stomaco, come il reflusso gastro-esofageo che crea squilibri anche a livello cardiaco. Il consumo di alcol o droghe, ovviamente, può alterare a vario titolo il ritmo cardiaco, cosi come il fumo e la caffeina. L’ipertensione può essere causa di battiti alterati così come lesioni congenite del muscolo cardiaco (raramente). Il rischio di extrasistole aumenta, appunto, esagerando con il consumo di caffeina, bevendo troppo alcol, fumando eccessivamente.
Le extrasistolie sintomi sono vari. A volte, tuttavia, esse sono asintomatiche e vengono fuori solo dopo esami specifici al cuore. Il principale sintomo sono le palpitazioni, ma spesso si può avvertire anche dolore al petto, nausea, mal di testa, stanchezza generale o brividi. Spesso sono accompagnate dalla classica sensazione di cuore in gola e comunque si avverte una maggiore consapevolezza del proprio battito al loro arrivo.
Recatevi dal medico per comprendere se si tratti di un’aritmia grave o di semplici alterazioni del ritmo dovute all’ansia. In rarissimi casi, si avranno complicazioni cardiache ma il medico vi farà sottoporre ad un elettrocardiogramma per sondare le cause delle extrasistolie. A volte un esame di pochi minuti non dà conto di queste alterazioni, perciò è necessario un Holter, ossia un monitoraggio di 24 ore del battito cardiaco tramite registrazione del comportamento del cuore, per comprendere quante volte esso perda il naturale ritmo e che frequenza abbiano, durante il giorno, questi battiti anomali. Quanto influiscono, insomma, sullo stile di vita del paziente e quanto possano essere pericolosi per la salute. Se il cuore è sano non sarà necessaria terapia alcuna. Altrimenti, verrà probabilmente prescritta una cura con betabloccanti che dovrebbero far scomparire del tutto le extrasistolie.
Extrasistole: rimedi naturali
Le extrasistolie possono essere curate con metodi del tutto naturali soprattutto se l’organo è sano e dunque non si necessita di cure particolari per l’aritmia o per altri problemi gravi del cuore. Tra i rimedi naturali più efficaci contro questo disturbo vi è l’olio di pesce. A volte, le extrasistolie possono essere causate da uno scarso livello di potassio nel sangue. L’integrazione di magnesio e potassio può aiutare a far scomparire il fastidioso disturbo, migliorando e stabilizzando il ritmo del cuore. L’assunzione di vitamina C, inoltre, previene la fibrillazione atriale. Un altro ritrovato naturale davvero ottimo nella cura delle extrasistolie è sicuramente il biancospino, un fiore dalle importanti proprietà cardioprotettive, in grado di migliorare la salute del muscolo cardiaco e di curare extrasistolie lievi e soprattutto l’extrasistole ventricolare. Assumere calcio, inoltre, può aiutare a stabilizzare il ritmo cardiaco ed, infine, anche il consumo di valeriana o camomilla può aiutare, soprattutto nel caso in cui il tuffo al cuore sia causato da motivi di stress o di ansia generalizzata.
Spesso basta un piccolo cambiamento nel proprio stile di vita per migliorare la situazione. Smettere di fumare o di bere, ad esempio, può migliorare lo stato del muscolo cardiaco ed aiutarci a combattere il fastidio delle extrasistolie. La caffeina, inoltre, oltre ad agitare, può agire proprio sul normale ritmo nel cuore, inducendo palpitazioni ed è sconsigliata nel caso in cui si soffra di battiti anomali del cuore.
Si consiglia di evitare, inoltre, in caso di extrasistolie, l’uso di decongestionanti nasali ricchi di adrenalina per non peggiorare lo stato del disturbo e non creare alterazioni più gravi al ritmo del cuore. Tenere sotto controllo lo stress è sicuramente il miglior metodo contro le extrasistolie ma anche il più difficile. La vita di tutti i giorni ci impone costantemente un ritmo stressante e frenetico.
Le proprietà del biancospino
Come già detto, il biancospino è uno dei rimedi naturali più efficaci contro le extrasistolie ed è davvero una pianta “a favore del cuore”, adatta a mantenerlo in salute, grazie alle sue innumerevoli proprietà benefiche. Il biancospino è considerata una vera e propria pianta medicinale per il muscolo cardiaco. Questo perché contiene flavonoidi e prociadine oligoremiche. È scientificamente provato che il biancospino migliori la circolazione coronarica, fino a ridurre il rischio di angina pectoris ed alleviare i disturbi coronarici.
Non è un farmaco, certo, e non si propone in sostituzione dei numerosi farmaci cardiaci, indispensabili per chi soffre di determinate patologie cardiache ma, nel caso di extrasistolie lievi, è sicuramente un rimedio efficace e per niente invasivo. Infatti il biancospino è solitamente ben tollerato, a meno di allergie specifiche e non ha alcuna tossicità o controindicazione per l’organismo. Il biancospino è particolarmente indicato per le persone ansiose che soffrono di extrasistolie sopra-ventricolari. Esso riesce a ridurre la conduzione elettrica facendole scomparire, ma, al contrario dei farmaci, non crea alcun rischio per il muscolo cardiaco né per l’organismo in generale.
Ma quanto biancospino si deve assumere per far scomparire le extrasistolie? Non molto, ma la cura deve andare avanti per almeno due mesi, ogni giorno. Basterà assumere 30 gocce di gemmoderivato in poca acqua. Dopo già due mesi gli effetti si faranno sentire ed il vostro cuore starà decisamente meglio! Del resto, chi se non la natura può aiutarci a ristabilire un organo vitale come il cuore.
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Oltre al biancospino si può assumere anche la valeriana in compresse che ci aiuterà a ritrovare la serenità perduta, a calmare gli stati d’ansia, gli attacchi di panico, che spesso sovraccaricano il cuore di un inutile lavoro, predisponendolo al rischio di aritmie o problemi più gravi con l’avanzare dell’età.
Fonte immagine: pixabay.com/it/photos/uomo-mal-di-cuore-dolore-al-petto-1846050/