Nel caso in cui si soffra di extrasistole è controindicato fare sport? E’ proprio questo l’argomento di cui andiamo ad occuparci in questo articolo. Intanto l’extrasistole si manifesta con un’alterazione nella successione dei battiti cardiaci. In pratica consiste in una contrazione cardiaca prematura. L’extrasistole (extrasistoli al plurale) rappresenta la forma di aritmia cardiaca che è dato riscontrare più frequentemente. Può derivare non solo da patologie in senso stretto cardiache, ma anche dall’ipertensione arteriosa e dall’ipertiroidismo.
Va sottolineato che nel caso in cui le extrasistole non siano associate ad altri sintomi che possano far pensare a una cardiopatia, di per sè non devono preoccupare. Va anche detto, però, che l’extrasistole è una delle condizioni che mettono maggiormente in allarme chi pratica una attività sportiva. D’altronde sentire mancare all’improvviso il proprio battito cardiaco è probabilmente una delle sensazioni più angosciose che possiamo vivere. Chi sperimenta questa situazione tende ad amplificarla, per cui la sensazione di arresto temporaneo del cuore si accompagna ad altri sintomi, quali sudorazione, nausea e vertigini.
Proprio per questo va precisato che nella maggior parte dei casi le extrasistoli non si accompagnano ad alcun segnale patologico, pertanto risultano pienamente compatibili con la pratica di un’attività sportiva. Nel corso di una sola giornata ad esempio si possono registrare anche decine di extrasistole benigne. Detto in altri termini chi presenta questa condizione ha lo stesso rischio di un soggetto sano di incorrere in patologie di natura cardiovascolare. Per chi volesse approfondire vi rimandiamo all’articolo sul come riconoscere le extrasistoli.
Extrasistolie: cosa fare?
Nel caso in cui questo fenomeno si verifichi frequentemente, bisogna ad andare a riconoscere il tipo con due esami specifici, quali l’ecocardiografia e un Holter, ovvero un elettrocardiogramma dinamico. Se le extrasistoli non sono dovute a patologie cardiache bisogna andare ad intervenire sul proprio stile di vita, smettendo abitudini deleterie per la salute, quali ad esempio il fumo e trattare disturbi riguardanti ansia e stress. Se invece le extrasistoli sono di origine cardiaca, allora si ricorre all’impiego di farmaci anti-aritmici beta-bloccanti e calcio-antagonisti. Il trattamento a disposizione non è soltanto di tipo farmacologico, si può intervenire infatti anche con una ablazione a radio frequenza transcatetere o con una operazione chirurgica.
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