Prima di scoprire come migliorare l’equilibrio e la coordinazione muscolare grazie alla ginnastica propriocettiva, cerchiamo di familiarizzare con questa tipologia di allenamento dando uno sguardo preliminare alla sua definizione. La rieducazione propriocettiva, nota come riabilitazione propriocettiva e fisioterapia propriocettiva, si avvale della stimolazione dei recettori nelle articolazioni e nei gruppi muscolari per facilitare il sistema neurologico a captare correttamente il corpo nello spazio, ovvero stimolando la cosiddetta “propriocezione”. La ginnastica propriocettiva, mediante esercizi fisici specifici, sollecita le articolazioni e i distretti muscolari e incrementa il volume propriocettivo soggettivo. La rieducazione propriocettiva è estremamente efficace per la prevenzione di disturbi derivanti da posture errate e per incrementare le prestazioni sportive degli atleti. Nei prossimi paragrafi vi illustreremo, punto per punto, i principali scopi terapeutici ed effetti benefici di questo interessante allenamento fisioterapico.
Ginnastica propriocettiva: quali sono i principali effetti benefici e vantaggi?
La ginnastica propriocettiva vanta numerosi effetti benefici per il corpo e per la mobilità muscolare. Questa tipologia di rieducazione muscolare infatti consente di:
- Acquisire flessibilità, agilità ed equilibrio
- Perfezionare le capacità coordinative del proprio corpo
- Migliorare l’elasticità muscolare e connettivale
- Ridurre le algie e le infiammazioni osteoarticolari causate da posture scorrette (ernia, lombalgia, sciatalgia, cervicale)
- Acquisire padronanza e sicurezza dei movimenti
- Innescare i riflessi antigravitazionali
- Rinforzare i distretti muscolari stabilizzatori
- Diminuire la curva della colonna vertebrale
- Incrementare le performance sportive degli atleti
- Allineare correttamente le strutture ossee e le articolazioni
- Prevenire gli strappi muscolari e le problematiche da affaticamento
- Correggere i disordini posturali nei bambini e negli adolescenti.
Ginnastica propriocettiva: chi può praticarla e quando è indicata?
La rieducazione propriocettiva è una metodica di natura prettamente terapeutica e preventiva adatta a tutte le fasce d’età e sesso, a prescindere dalle proprie condizioni di salute o dai propri obiettivi. Sia che voi siate donne o uomini, bambini o anziani, la rieducazione propriocettiva si adatta alle vostre esigenze e alla vostra routine quotidiana e vi aiuta a prevenire i disturbi derivanti dalle posture scorrette. La rieducazione propriocettiva è indicata in caso di:
- Lesioni, distorsioni e strappi muscolari che hanno azzerato o diminuito i propriocettori articolari
- Nella fase post operatoria di un intervento chirurgico
- Artrosi
- Tendinite achillea
- Fascite plantare
- Osteoporosi
- Disturbi posturali, lombalgia e scoliosi
- Patologie neurologiche e cerebrovascolari (Morbo di Parkinson, Ictus, sclerosi multipla)
Negli atleti è utile per:
- Massimizzare le performance sportive e migliorare la resistenza muscolare
- Prevenire infortuni futuri
- Snellire i tempi di recupero dopo periodi di immobilità causati da infortuni sportivi.
Ginnastica propriocettiva: in cosa consiste e come si esegue?
La fisioterapia propriocettiva si avvale dell’uso di attrezzature da ginnastica quali le pedane basculanti bipodaliche o monopodaliche, i piani irregolari, la tavoletta di Freeman e le bowl (note anche come “palle propriocettive”) per generare instabilità degli arti e sollecitare la capacità del proprio corpo a rispondere adeguatamente ai movimenti destabilizzanti e variabili (cambi di direzione, scatti, arresti improvvisi, salti, contrasti con gli altri atleti). L’obiettivo principale è il recupero dell’equilibrio corporeo e la riduzione del rischio di infortuni e lesioni future alle strutture osteo-articolari. Trattasi dunque di una rieducazione individuale dello sportivo, impegnato in una vasta gamma di esercizi attivi. Nelle prime sedute gli atleti si avvalgono dell’assistenza e del monitoraggio di un medico specialista in fisioterapia altamente qualificato e competente.
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