Tutta la frutta possiede in genere delle caratteristiche benefiche, ma la frutta oleosa, meglio conosciuta come frutta a guscio o frutta secca, possiede un contenuto di grassi e proteine vegetali talmente concentrato da risultare di grande aiuto alla salute, soprattutto del cuore e della circolazione.
Infatti, le comunissime mandorle, insieme alle noci, i pistacchi, gli anacardi, e ad altri frutti oleosi in genere, sono ottimi per prevenire le malattie oncologiche, hanno grandi proprietà antiossidanti delle cellule del sangue, e riparano i tessuti infiammati. Un vero toccasana che non dovrebbe mai mancare in qualsiasi dieta alimentare equilibrata.
Tipi di frutta secca e consigli d’acquisto
Esistono, come sopra anticipato, diversi tipi di frutta secca. Reperirla non è difficile perché tutti gli spacci alimentari ne sono abbondantemente forniti, come anche gli e-shop su cui si può trovare frutta secca online di tantissimi tipi insieme a molti altri prodotti. Il consumo di questi alimenti è, infatti, in aumento grazie alla riscoperta dei loro effetti benefici. Le mandorle, ad esempio, sono ricche di vitamina E, calcio e magnesio, come le nocciole, che hanno in più anche i fitosteroli, buoni per proteggere il cuore, mentre le noci posseggono sia l’acido folico, che il gruppo B al completo.
L’ideale è consumare una piccola dose ogni giorno di questi alimenti, intorno ai 30 grammi circa, cercando di non esagerare dato il grande apporto nutritivo della frutta secca. Ovviamente bisogna fare attenzione a tutti i fattori di deterioramento, comuni ai cibi naturali. Per questo è bene controllare sempre lo stato di conservazione e la data di scadenza, badando anche a quali e quanti conservanti sono stati aggiunti sull’etichetta della confezione.
Le proprietà della frutta secca
Tra le proprietà della frutta secca non si può disconoscere il grande apporto calorico, che fa di questo alimento il cibo preferito dagli sportivi, e da chi, soprattutto nei periodi più freddi dell’anno, ha necessità di una carica di energia dall’effetto immediato. Non è un caso infatti che la frutta secca sia la regina delle tavole natalizie, nonché la base della colazione di chi si prepara ad affrontare un ciclo intensivo di allenamento fisico. Ma non c’è solo energia nei frutti a guscio, perché calcio e fosforo, presenti nelle mandorle, supportano ossa, arterie e cuore, abbassando il colesterolo LDL e i trigliceridi. Le noci invece sono cariche di Omega3, insieme ad altri elementi dal forte effetto antinfiammatorio, oltre al Tocoferolo, ottimo per il sistema immunitario e per accelerare il metabolismo.
I pistacchi, dal canto loro, contengono abbondante ferro e potassio, ed hanno potere antiossidante. E se si ha necessità di vitamina E, insieme a quelle del gruppo B, basta nutrirsi di nocciole, ricche anche di calcio, rame, manganese e ferro, a sostegno del cuore e della digestione.
Precauzioni d’uso e possibili effetti collaterali
Sicuramente chi soffre di intolleranze già conosce gli alimenti da evitare, ma può capitare a chiunque di incorrere in effetti non graditi, soprattutto se si eccede con le quantità.
Quindi, e questo vale per tutti, la prima precauzione è evitare gli eccessi che, dato il grande apporto calorico della frutta a guscio, unito al fatto che molte delle persone che lavorano conducono una vita generalmente sedentaria, sono la prima causa dell’aumento del peso corporeo. E bisogna evitare anche di assumere la frutta secca la sera, ancora peggio se ingerita insieme agli alcoolici: è preferibile consumarla la mattina al momento della colazione. Poi è altrettanto importante limitarla in presenza di patologie digestive e intestinali, soprattutto se croniche. Se invece si soffre di gotta, è meglio seguire una dieta specifica ed evitare del tutto il consumo di frutta secca perché le purine qui presenti creano accumulo di acido urico che dal sangue si riversa nelle articolazioni.
E, infine, è sempre prudente, se si sta facendo una terapia medica, chiedere a uno specialista se esistono controindicazioni connesse all’assunzione di frutta secca.
Fonte immagine: Pixabay