Genziana: proprietà e benefici dell’erba del lago

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La genziana, altrimenti detta gentiana, è una delle piante più note al mondo, appartenente alla famiglia delle Gentianaceae, comprendente al suo interno circa 400 specie. È famosa ad ogni latitudine perché ha degli effetti e delle proprietà benefiche prodigiose e degne di menzione. Peraltro è considerata una pianta rara e particolarmente sensibile, ragion per cui è sotto regime di protezione.

In questo spazio, come sempre, andremo ad approfondire le caratteristiche della genziana, dei luoghi in cui cresce e vive e dei benefici che può apportare al corpo umano.

Dove cresce?

La genziana è una tipologia di pianta che si può trovare un po’ ovunque, in ogni continente. A cominciare dall’habitat alpino delle regioni temperate dell’Europa e dell’Asia fino all’America. Alcune varietà di genziana si rintracciano anche in Africa Nord-Occidentale, in Australia Orientale ed in Nuova Zelanda.

In Italia varietà di genziana si ritrovano sulle Alpi, dove fioriscono nel corso della stagione estiva; altre specie si trovano sugli Appennini. Generalmente la pianta cresce in zone umide e boscose, ad altitudini comprese tra i 700 e 1200 metri sul livello del mare. La si può ritrovare anche ad altitudini inferiori, ma a condizione che il clima sia fresco e umido. Particolarmente rinomata, sul territorio italiano, è la genziana abruzzese.

Proprietà e benefici

La genziana contiene al suo interno una sostanza amarognola, la amarogentana, e altri principi attivi come la gentianina (un alcaloide), la gentisina (un colorante), la gentiopicrina (un glucoside). Questi costituenti agiscono in maniera a dir poco prodigiosa sulla digestione, producendo muco gastrico ed aumentando la quantità del succo, dal momento che influenzano la secrezione di cloro e peptine da parte dello stomaco e del tubo digerente.

La genziana è anzitutto un ottimo deterrente per lo stomaco e l’intestino ma agisce anche in maniera efficace contro la febbre, l’affaticamento e l’anemia. È particolarmente consigliata per riprendersi da lunghe convalescenze o difendersi da pericolose ed invasive infezioni.

La genziana per il liquore

Proprio per la grande efficienza sull’apparato digerente, la genziana molto spesso viene trasformata in liquore ed utilizzata come sciroppo per la digestione, in stomaci particolarmente delicati e sensibili. Quale varietà di genziana utilizzare per il liquore?

In questo caso va chiarito fin da subito che non tutte le varietà di genziana sono idonee per la realizzazione del liquore che generalmente viene prodotto in zone di montagna (in Italia ne è un esempio il già citato Abruzzo). Per il liquore, dunque, si deve necessariamente utilizzare la genziana lutea, ovverosia la varietà selvatica di questa pianta.

La genziana lutea si raccoglie, in natura, tra maggio e ottobre, in periodi dunque caratterizzati da un clima piuttosto umido. Attenzione però a non confonderla con una pianta molto simile, ma velenosa e dannosa, l’elleboro bianco.

Fonte immagine: Pixabay

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