Intanto esistono diverse tipologie di Ginseng, quella più nota, studiata ed utilizzata è senz’altro la qualità Panax Ginseng, che proviene dalla Cina e dalla Corea.
Appartiene ad una famiglia di piante perenni dell’Oriente, le Araliacee, le cui radici carnose sono commestibili ed hanno un sapore che tende all’amarognolo.
Il ginseng rappresenta uno dei prodotti erboristici più utilizzati al mondo. Si tratta di una pianta già conosciuta nell’antichità. Nel corso dei secoli ha acquisito sempre più una fama considerevole al punto tale da essere considerata una sorta di rimedio per tutti i mali. Si tratta di una pianta che è coltivata soltanto in Asia.
Ginseng: proprietà e benefici
Le radici del ginseng contengono un buon contenuto di vitamine (Bi, B2, C), polissaccaridi (panaxani), principi attivi ginsenosidi, quali le saponine triterpeniche ed oli essenziali ed oligoelementi quali calcio, fosforo, ferro e magnesio.
In linea generale il ginseng ha proprietà adattogene che permettono di aumentare le capacità di resistenza sia fisica che mentale, in questo senso induce la produzione di cortisolo, che è l’ormone dello stress, che è in grado di migliorare la risposta dell’organismo proprio allo stress psico-fisico.
Il ginseng avrebbe dei benefici anche in caso di diabete di tipo 2, tuttavia finora questi risultati sono stati ottenuti solo sui topolini diabetici. Nello specifico sarebbero i ginsenosidi e i panaxani contenuti nella pianta a riuscire a tenere sotto controllo la glicemia.
La pianta di ginseng avrebbe anche effetti afrodisiaci. Questo perché il ginseng promuoverebbe il rilascio di ossido nitrico nei corpi cavernosi del pene e quindi si avrebbe come risultato una migliore erezione. Si tratta senza dubbio di una delle ragioni che ha contribuito alla diffusione di questa pianta in Occidente, tuttavia anche in questo caso non vi sono conferme scientifiche.
Al ginseng è anche riconosciuta la proprietà di migliorare l’appetito. Inoltre avrebbe anche un effetto antinfiammatorio, anticancerogeno, antipiretico, ipocolesterolemizzante.
Seguendo indicazioni più generali, la pianta di ginseng può rivelarsi utile quando c’è bisogno di recupere energia, concentrazione mentale e fisica nei periodi di stress. In questo senso può essere utilizzata contro l’affaticamento, insonnia, ipotensione e gastrite. Pertanto i principi di questa pianta si trovano in preparati e integratori utilizzati dagli sportivi, dagli anziani o semplicemente da persone in convalescenza per una ripresa più rapida.
Ginseng: controindicazioni
Fin qui abbiamo parlato degli effetti benefici del ginseng ma ci controindicazioni? Come ogni cosa se assunto con moderazione non ha controindicazioni.
E’ sconsigliato nei soggetti che soffrono di ipertensione, tachicardia, insonnia e ansia. Chiaramente è controindicato in gravidanza e allattamento e in caso di assunzione di farmaci antidepressivi ed antinfiammatori.
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