Provate a chiedere ai vostri nonni o al vostro contadino di fiducia (se avete la fortuna di averlo) che cos’è la gramigna e vede che faccia farà. Di sicuro alzerà gli occhi al cielo, ripensando a quante volte l’ha dovuta strappare dal proprio orto, quanto sudore, zappa in mano, ha dovuto buttare.
La gramigna, infatti, è una delle piante più infestanti presenti in natura. Le sue radici, infatti, si sviluppano in un sistema complesso ed intricato, capace di infiltrarsi in qualsiasi terreno con grande facilità, sottraendo così sostanze nutritive e privando di ossigeno le altre coltivazioni.
Il suo nome scientifico è Agropyrum repens ed è una tipologia diffusa in Africa, Asia ed Europa. L’adattabilità delle sue radici e la velocità di crescita fanno della gramigna una delle piante più diffuse in campagne e sottoboschi. In alcune zone d’Italia si chiama “gramiccia”, in altre “canino”, perché usata dai cani in caso di problemi intestinali o digestivi. Infatti questa erba tanto snobbata e a tratti odiata, ha alcune proprietà curative e farmacologiche particolarissime.
Cerchiamo di scoprire quali sono.
Gramigna e diuresi
Della gramigna si usano le estensioni delle radici, chiamati tecnicamente rizomi, che sono orizzontali e spesso si articolano sul terreno. Al suo interno si trovano oli essenziali e principi attivi, tra questi:
- Saponine
- Polifenoli
- Mucillagini
- Tricitina
- Agropirene
In particolar modo gli ultimi due composti sono fondamentali per fare della gramigna una pianta diuretica e antisettica. In genere è infatti usata come depurante e alleata della diuresi ma anche nei trattamenti di piccoli inestetismi della pelle.
La medicina popolare e alcune recenti ricerche mediche ci dicono che la gramigna è usata soprattutto in queste patologie o casi:
- Cistiti: in quanto è in grado di disinfettare le vie urinarie, stimolare la minzione e l’attività dei reni, favorire l’espulsione di tossine attraverso l’urina, combattere le infezioni batteriche che sono al nascere della cestiti e rendere così più veloce la guarigione.
- Ipertensione: ancora una volta le sue proprietà diuretiche aiutano ad abbassare la pressione sanguigna nelle misurazioni massime e in quelle minime.
- Depura l’organismo: la gramigna infatti aiuta ad eliminare le tossine e a purificare i nostri organi, specie in caso di eccessi alimentari, squilibri di dieta, assunzione di alcool.
- Protegge e aiuta l’apparato digerente: grazie al suo potere antisettico e alla presenza di mucillagini, la gramigna combatte i piccoli disturbi a carico dell’apparato digerente, svolge un’azione antiinfiammatoria contro l’esofago irritato e ridece l’insorgere e gli effetti di gastrite, irregolarità intestinale e stipsi.
- Funzione estetica: impacchi di gramigna sono utilizzati anche per il benessere della pelle e per lenire gli effetti di pruriti e orticarie, ridurre l’effetto buccia d’arancia in caso di cellulite.
Attenzione però, perché come qualsiasi altro prodotto di erboristeria, se assunta in dosi sbagliate o puramente rudimentali, anche la gramigna può avere effetti collaterali.
Controindicazioni gramigna
L’automedicazione, se fatta in maniera erronea, può innanzitutto causare disturbi digestivi, dermatiti da contatto, rash cutanei e sindromi di intolleranza, specie nei soggetti allergici o ipersensibili. Da evitare, visti i suoi numerosi effetti diuretici, per le persone affette da insufficienza renale e cardiaca, calcoli e nefriti.
La gramigna può interagire negativamente con farmaci diuretici o legati alla pressione, aumentandone gli effetti con conseguenti scompensi idroelettrici. Tutti i rimedi naturali, infatti, vanno assunti con consapevolezza e moderazione: rivolgersi sempre al proprio medico prima di iniziare una cura simile.
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