La regina della foresta, da sempre, è la quercia. Sviluppata soprattutto nell’emisfero nord della terra, dal nord America, nei boschi europei, in Russia e in parte dell’Africa, è una pianta forte, in grado di sopportare sia climi freddi e piovosi che aree climatiche semitropicali e semidesertiche. La sua è una famiglia vastissima e sotto il genere di quercus finiscono anche il leccio, il sughero, il rovere e la roverella, la farnia, il cerro, il fragno, la quercia spinosa.
Regina del bosco, dicevamo. Per forza: può raggiungere 30 metri di altezza, è imponente e solida, il suo legno è forte e fibroso ed è utilizzato da secoli da parte dell’uomo sia in edilizia che per la costruzione di mobili.
Una pianta magica
Con queste qualità non è di certo un caso che gran parte degli stemmi nobiliari europei, o anche quelli di partiti politici, riportino la quercia come simbolo di perduranza, di forza, di carattere. È l’albero sacro della mitologia baltica, per i greci era invece dedicato a Zeus, per i druidi celti invece era la pianta sacra a Thor. L’albero di quercia più antico si trova in California: l’hanno ribattezzato Jurupa Oak e ha qualcosa come 13.000 anni.
Sarà per questo che ai suoi piedi tutte le popolazioni nordiche praticavano riti magici, prendevano decisioni, amministravano la giustizia e profetizzavano il futuro. Anche per i romani la quercia era una pianta particolare: con le sue foglie si preparavano corone commemorative e celebrative per coloro che si erano distinti in senso civico o avevano dimostrato particolare coraggio in battaglia.
Ma aldilà di tutto questo, la quercia ha numerosi benefici per la nostra salute. Lo sapevate?
Proprietà della quercia
Ghiande, radici e corteccia della quercia contengono numerosi principi attivi come i tannini, le catechine e gli ellagitannini, e flavonoidi come la quercetina, resine e pectine. Un fitocomplesso simile è apprezzato dalla medicina popolare ma anche dalla scienza: la quercia è infatti un anti diarroico, antiemorragico, analgesico, astringente, febbrifugo, antisettico. Estratti di quercia sono usati per favorire la sudorazione, facilitare la cicatrizzazione e regolare l’intestino.
Come si usa, però, la quercia? Attraverso estratti di ghiande, gemme, fiori e radici innanzitutto. Tisane e decotti di quercia possono essere bevuti per lenire infezioni gastrointestinali e diarrea. Unita ai fiori di Bach, la quercia forma un estratto denominato Oak, capace di portare forza, tenacia e funzioni antidepressive.
Per quanto riguarda l’uso esterno, le tinture madri a base di quercia sono utilizzate come impacchi cicatrizzanti, come rimedio alle emorroidi e alle ragadi al pari dell’ippocastano. In ambito cosmetico gli infusi di quercia sono usati per abbassare la produzione di forfora nei capelli e per controllare la sudorazione della pelle. Mentre risciacqui nel cavo orale e gargarismi con il suo decotto hanno proprietà emostatiche, astringenti, analgesiche e antiinfiammatorie.
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