Il linfoedema: un problema da affrontare

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Il linfoedema è un accumulo di liquidi ricchi di proteine che si verifica a causa di un malfunzionamento del sistema linfatico. Il linfoedema provoca tipicamente il gonfiore delle braccia o delle gambe. Se non viene trattato, il rischio di infezione è maggiore a causa del ristagno delle proteine. Vi sono due tipi di linfoedema: il linfoedema primario e il linfoedema secondario.

L’iter diagnostico del linfoedema si svolge tenendo conto di alcuni punti dell’anamnesi del paziente, oltre a un esame fisico approfondito che include le seguenti informazioni: peso reale rispetto al peso ideale, circonferenza di braccia e gambe, capacità di svolgere le normali attività quotidiane, precedenti episodi di edema, cicli di radioterapia o interventi chirurgici, il lasso di tempo fra l’intervento e la prima comparsa del gonfiore, eventuali altri patologie quali diabete, ipertensione, malattie renali, malattie cardiache o flebite (infiammazione delle vene).

Il linfoedema primario è causato da un’anomalia del sistema linfatico. Può manifestarsi alla nascita, durante l’adolescenza o l’età adulta. Il linfoedema secondario può derivare dalla rimozione chirurgica dei linfonodi, dalla radioterapia o da un trauma al sistema linfatico. Può manifestarsi immediatamente dopo l’intervento chirurgico o anche a diversi anni di distanza.

La terapia del linfoedema, eseguibile nella struttura di riabilitazione arco di trento, comporta una serie di fasi e processi che possono essere sintetizzati come segue: una fase di valutazione approfondita delle condizioni del paziente per determinare il livello di gravità del linfoedema, il grado dei deficit di movimento e di forza, le difficoltà funzionali e gli obiettivi personali; trattamento individuale effettuato tramite drenaggio linfatico manuale e bendaggi compressivi; esercizio fisico sotto bendaggio, in base alle condizioni del paziente; un’adeguata cura della pelle, essenziale per impedire infezioni o infiammazioni.

Gli obiettivi del trattamento sono la riduzione del gonfiore per consentire lo svolgimento della vita quotidiana, il ritorno al lavoro e alle attività del tempo libero, il miglioramento dell’uso funzionale dell’arto colpito, la diminuzione del rischio di infezione e, non meno importante, il miglioramento dell’autostima e dell’immagine di sé.

Inoltre, va tenuto a mente che un cattivo drenaggio del sistema linfatico potrebbe rendere il braccio o la gamba più suscettibile alle infezioni, e anche una piccola infezione potrebbe portare a un grave linfoedema. Puoi contribuire a prevenire il linfoedema evitando tagli e abrasioni, aghi e prelievi di sangue se non sotto controllo medico, ustioni e punture di insetti sull’arto colpito.

Fonte immagine: Pixabay

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