Insufficienza venosa arti inferiori: sintomi, cause e rimedi

insufficienza venosa arti inferiori

L’insufficienza venosa agli arti inferiori rappresenta una vera e propria condizione patologica che riguarda il disturbo della circolazione del sangue che ha un ritorno difficoltoso al cuore. La circolazione venosa, sostanzialmente, si riferisce al processo che compie il sangue; quest’ultimo viene pompato dal cuore nei vari organi e quando raggiunge gli arti inferiori deve ritornare al cuore in assenza, però, di una pompa periferica che dia la spinta giusta.

Proprio per questo il ritorno venoso, per essere efficiente, è legato necessariamente a un buon funzionamento valvolare.

In primo luogo, la pianta del piede dovrà avere lo scopo di fungere da spugna che si riempie e si svuota con il peso corporeo esercitato a ogni passo; i muscoli del polpaccio, poi, hanno il compito di premere le vene durante il movimento e le valvole unidirezionali, di cui tutte le vene sono fornite, permettendo di far salire il sangue.

Alla luce di questi processi, dunque, è chiaro comprendere come il ritorno venoso è strettamente legato al buon funzionamento valvolare; nel caso in cui le vene dovessero ostruirsi, ad esempio, a causa di una trombosi, le valvole smettono di funzionare e si presentano le condizioni che portano ad un’insufficienza venosa che, a sua volta, può avere diversi stadi di gravità e sintomi differenti.

Sintomi e cause dell’insufficienza venosa arti inferiori

I primi segnali che possono ricondurre all’insufficienza venosa localizzata agli arti inferiori riguardano i capillari dilatati e le vene varicose che provocano, a loro volta, una sensazione di pesantezza, formicolio e gonfiore alle gambe. Questi sintomi, inoltre, sono associati anche a sporadici crampi e, nelle condizioni più gravi, possono presentarsi con segni di pigmentazione, atrofia cutanea bianca e ulcerazioni; tutti segnali, questi, che si verificano quando il ritorno del sangue è compromesso.

Le cause principali circa questi fenomeni, che colpiscono maggiormente le donne, sono da ricercare in fattori genetici di familiarità; in sostanza, non si vanno ad ereditare le varici ma proprio il difetto di struttura della parete venosa che, col tempo, rischia di compromettere il sistema valvolare. Altre tipologie di cause sono da ricercare nelle proprie abitudini, soprattutto per quelle persone che lavorano molte ore in posizione eretta e che effettuano pochi movimenti, sfavorendo la corretta deambulazione. Anche le gravidanze e le disfunzioni ormonali possono essere cause scatenanti di questi fenomeni.

Prevenzione e rimedi

Prevenire l’insufficienza venosa agli arti inferiori è possibile principalmente garantendo un giusto movimento e un’efficente compressione elastica. Le terapie mediche, attualmente, possono essere adeguatamente sostituite o integrate con numerosi trattamenti, a partire dall’uso di bendaggi o calze elastiche, molto utili per le occlusioni provocate da trombosi, grazie alla tecnica dell’elastocompressione.

Chi, invece, dovesse soffrire di inestetismi vascolari, può ricorrere alla scleroterapia che si basa sull’iniezione di un farmaco all’interno del vaso, provocandone l’occlusione.

Anche la chirurgia ha rivestito un ruolo fondamentale per la cura di queste patologie, utilizzando metodi endovascolari semplici, veloci e poco invasivi; tra le tecniche chirurgiche più efficienti e rinomate troviamo il laser, la radiofrequenza, gli ultrasuoni e molte altre.

Fonte immagine: Unsplash

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