Jet Lag o conosciuto anche come “mal di fuso” o disritmia o disincronosi circadiana, è una condizione clinica che si verifica quando si attraversano vari fusi orari, specie se si viaggia a lungo in aereo.
Il fenomeno del Jet Lag si verifica a causa dell’alterazione dei normali ritmi circadiani e cagiona nel soggetto sonnolenza, stanchezza, confusione e, a volte, cefalee.
Jet Lag: significato e sintomatologia
Jet Lag o “mal di fuso” è un disturbo che riguarda tutti i pazienti che, per lavoro o per viaggi di piacere, utilizzano il trasporto aereo intercontinentale, attraversando vari fusi orari.
La letteratura scientifica è concorde con il fatto che la maggior parte dei pazienti affetti da Jet Lag lamentino i seguenti sintomi clinici:
- marcata astenia accompagnata
- eccessiva lentezza dei movimenti
- forte emicrania
- difficoltà motorie
- difficoltà di espressione e di ragionamento logico
- assopimento patologico ed incontrollato
- contrazioni a carico della muscolatura scheletrica
- difficoltà all’accomodamento dell’apparato oculare.
Dal quadro dei sintomi ogni paziente affetto da disturbo di Jet Lag vive una condizione di mancato benessere psicofisico da carenza di sonno e da un’alterazione dell’orologio biologico, con uno sfasamento dei cicli circadiani e delle fasi del sonno.
Come superare il Jet Lag?
Durante il volo in aereo si può prevenire ed ovviare all’insorgenza del disturbo del Jet Lag: ecco le soluzioni per superare il “mal di fuso”.
- Con l’alimentazione: consumare pasti leggeri, favorire i cibi “solidi” a scapito di quelli liquidi, ridurre al minimo il consumo di thè, caffè ed alcolici, prediligere i carboidrati e gli zuccheri che agevolano il sonno.
- Riposare durante il viaggio e cominciare ad adattarsi al nuovo fuso non appena si sale a bordo dell’aereo, rilassarsi ed utilizzare un comodo cuscino per combattere la cervicalgia.
- Adattare l’esposizione alla luce solare: essa può aiutare a ripristinare i ritmi circadiani, in quanto incide sui cicli biologici dell’organismo. È importante esporsi alla luce solare del tardo pomeriggio se si affrontano i viaggi per l’Ovest; esporsi alla luce solare del mattino per i viaggi per l’Oriente.
- Trattamento farmacologico: prescrizione medica di zolpidem, eszopiclone e triazolam.
- Assunzione di melatonina come valido rimedio che facilita l’adattamento al nuovo fuso orario, aiutando il corpo ad abituarsi al nuovo ritmo buio-luce.
- Trattamento con erbe officinali come la Valeriana, la Passiflora e la camomilla che possono essere utili per “distendere i nervi”.
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