Lacrimazione: che cosa è, possibili cause e rimedi

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La lacrimazione rientra nella sfera di azione delle lacrime, laddove si intende con questo termine le secrezioni liquide che rivestono le superfici congiuntivali. Le lacrime vengono prodotte in eccesso qualora sussistano delle cause irritanti agli occhi.

In questo spazio, come sempre, approfondiremo gli aspetti salienti della lacrimazione, a cominciare dai sintomi, suggerendo delle dritte su come farvi fronte e come ridurla.

Possibili cause

La lacrimazione eccessiva è, in gergo medico, definita epifora, un termine di derivazione greca che significa letteralmente “occhio che lacrima”. I disturbi che producono lacrime in eccesso possono essere diversi e disparati. Si tratta di fattori esterni, come corpi estranei che si introducono nell’occhio; irritazioni e infezioni, virus (non fa eccezione il recente Coronavirus) e patologie. Generalmente alla lacrimazione sono collegati altri sintomi.

Generalmente un raffreddore, causato da infezioni alle vie respiratorie, può causare eccessiva lacrimazione. Ma anche altri fenomeni come la rinite allergica, la congiuntivite, la sindrome dell’occhio secco. Un’eccessiva lacrimazione può essere indotta da irritazioni come abrasioni o ulcere corneali, l’orzaiolo, un tracoma, un glaucoma primario e l’uveite anteriore.

Tra la popolazione adulta, la causa più comune di lacrimazione è il restringimento delle vie lacrimali: la cosiddetta stenosi, dovuta al processo di invecchiamento e di infezione del sacco lacrimale, più raramente di malformazioni congenite. In ultima analisi la lacrimazione eccessiva può rappresentare un effetto collaterale di farmaci chemioterapici, agonisti, colinergici, colliri, radioterapia e chirurgia che riguarda occhi e naso.

Qualche rimedio

Una lacrimazione eccessiva è generalmente motivo di grande fastidio, ragion per cui sempre più spesso chi ne soffre è alla ricerca costante di rimedi e cure per ridurre le lacrime e, in alcuni casi, bloccare tempestivamente la loro fuoriuscita.

Difatti, rimedi naturali e medici ne esistono a bizzeffe. Di seguito ne illustreremo qualcuno. Il più noto di tutti, in casi sospetti di introduzione di corpi estranei nell’occhio, è rappresentato dall’acqua: sciacquarsi delicatamente gli occhi è la soluzione migliore, senza usare nessun oggetto per tentare qualche estrazione. Se con l’acqua la lacrimazione non si placa, è bene rivolgersi ad un medico specializzato.

Un altro metodo molto gettonato è rappresentato dai classici impacchi di camomilla: basta anzitutto sciacquarsi bene il viso e, con un panno pulito, sdraiarsi e appoggiarselo sugli occhi per dieci minuti. La pratica è buono ripeterla per tre o quattro volte al giorno, al fine di ridurre l’irritazione agli occhi.

Ottimi lenitivi sono invece il collirio e le lacrime artificiali, utilissime per la riduzione della secchezza oculare, un altro sintomo che favorisce la lacrimazione. Con l’uso del collirio si va a lubrificare gli occhi, bloccando la produzione di lacrime. Basta introdurre nell’occhio, avendo premura di non farvi urtare contro il contagocce. L’operazione, se ripetuta per due o tre volte al giorno, ha benefici immediati seppur sia sempre consigliato non farne un abuso e, ovviamente, confrontarsi con un medico prima dell’utilizzo.

Fonte immagine: Pixabay

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