Le proprietà dell’Angelica, la pianta di cui non si butta niente

Altra pianta della famiglia delle Ombrellifere, parente quindi di Cumino e Finocchio, è l’Angelica, pianta biennale che nasconde tantissimi benefici e virtù mediche.

Cugina alla lontana anche di sedano e prezzemolo, ama le zone umide d’Europa.

Proprietà angelica

Per capire al meglio quali sono i benefici dell’angelica è bene capire quali sono i principi attivi che troviamo al suo interno.

I primi sono senza dubbio gli oli essenziali come limonene, bisabolene, beta-cariofillene, alfa-fellandrene, borneolo, linalolo, mentadienti, che la rendono nota per le sue proprietà espettoranti e amaricanti del sistema nervoso. Poi troviamo le cumarine, che hanno proprietà estrogene utili in caso di alterazione mestruale e disturbi all’addome. Infine le furocumarine (soprattutto angelicina, bergaptene e xantotossina).

Questi principi attivi si trovano in tre zone della pianta: le radici, che devono essere però estratte e seccate in autunno, le foglie, che vanno raccolte in primavera, e infine il fusto, utilizzabile in estate. Dell’angelica, insomma, non si butta via niente e si può raccogliere in tutti i periodi dell’anno.

In particolar modo gli impacchi di semi di angelica possono risultare utili per gli occhi stanchi, mentre grazie a tannino, cumarina, olio essenziale, resina e sostanza amara sono particolarmente indicati in caso di catarro bronchiale, meteorismo, gonfiore e disturbi del sonno.

Svolge un’azione rilassante su tutto l’intestino, favorendo la digestione ma anche evitando la formazione di gas intestinali, stimolando l’appetito e purificando l’organismo. La sua tisana, inoltre, scioglie il catarro e ne facilita l’espulsione, riscaldando il corpo e portando una sensazione di sollievo e di relax.

Come assumere l’angelica

 

Sono due i modi fondamentali per assumere angelica.

Il primo è senza dubbio quello dell’infuso. Per farlo basta avere una radice di angelica, gettarla nell’acqua bollente e lasciare in ebollizione per qualche minuto. Lasciare in infusione per 10 minuti e filtrare il tutto. L’ideale sarebbe bere questo infuso dopo i pasti, per sfruttare al meglio le proprietà digestive o combattere mal di testa, sintomi influenzali, crampi mestruali.

L’altro metodo, esterno, è quello di olio per massaggi. L’olio essenziale di angelica si trova facilmente in tutte le erboristerie e, in questo caso, si può abbinare a 250ml di olio di mandorle, in maniera tale da diluirlo. Dopo averlo agitato si deve spalmare e massaggiare sulle parti del corpo che soffrono di dolori muscolari, nevralgie o reumatismi.

Controindicazioni

Se assunta in dosi eccessive l’angelica può presentare alcuni effetti collaterali. Può avere infatti effetti depressivi o causare foto-sensibilizzazione. È quindi sconsigliata in gravidanza a causa delle proprietà emmenagoghe.

Angelica in cucina

In cucina l’angelica è usata soprattutto per aromatizzare insalate o minestre, ma anche per fare dolci o confetti, mentre dai gambi e dai semi si ottiene un ottimo liquore.

Fonte immagine: Pixabay

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