La cimicifuga (Actaea racemosa), nota come “Erba delle donne”, è una pianta erbacea perenne originaria dell’America settentrionale. Grazie ai suoi fitocomplessi dotati di straordinaria attività estrogenica, è usata in ambito omeopatico per trattare una grande varietà di disturbi femminili. Si tratta di una pianta officinale appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, che può raggiungere un’altezza di 3 metri e presenta foglie di colore verde brillante, mentre i fiori sono piccoli e bianchi. La cimicifuga si contraddistingue per l’alta concentrazione di glicosidi triterpeni, dei composti chimici che conferiscono alla pianta proprietà antinfiammatorie, antidolorifiche, rilassanti, riequilibranti e antidepressive.
Cimicifuga: caratteristiche e azioni benefiche
Tra i principali costituenti chimici che compongono questa pianta officinale annoveriamo i glicosidi triterpeni (acteina, deacetil-acteina, acteolo, acetil-acteolo) gli alcaloidi, l’acido ferulico, l’acido isoferulico, l’acido salicilico, l’acido gallico, i fitosteroli, i polifenoli, le vitamine e i minerali. Grazie a tale composizione organolettica, la cimicifuga è considerata una super-pianta dalle molteplici virtù fitoterapiche. Tra le sue principali proprietà salutistiche spicca l’attività estrogenica, comprendente tutta una serie di effetti terapeutici naturali.
Azione a antidolorifica
Studi scientifici condotti sugli animali hanno dimostrato che i fitocomplessi contenuti nella pianta di cimicifuga svolgono un’importante azione analgesica e antidolorifica sulla muscolatura liscia dell’utero. In ambito omeopatico, infatti, viene commercializzata per trattare i sintomi associati ai disturbi femminili quali: dismenorrea, flusso mestruale eccessivamente abbondante, vampate di calore, ritenzione idrica, torcicollo, mal di schiena e cefalea.
Azione antinfiammatoria e antireumatica
L’actaea racemosa è una delle più importanti piante antinfiammatorie, in grado di proteggere il corpo dai disturbi di natura reumatica (artrosi, algie muscolari, nevralgie) e ridurre gli stati dolorosi e la rigidità causati dall’artrite reumatoide. La sua azione antinfiammatoria protegge le cartilagini e inibisce la produzione di tutti quegli ormoni che favoriscono i processi infiammatori. Se assunta sottoforma di estratto secco, la cimicifuga è in grado di alleviare significativamente i gonfiori, i dolori e le rigidità osteoarticolari.
Azione antidepressiva
La cimicifuga rappresenta un valido rimedio fitoterapico indicato per contrastare problematiche di natura psichica, quali la depressione lieve, i disturbi del sonno, gli sbalzi umorali, lo stress, l’agitazione, la difficoltà di concentrazione e gli stati di ansia.
Azione rilassante
Tra le innumerevoli azioni benefiche di questa pregiata pianta annoveriamo quelle rilassanti e calmanti. È un vero e proprio sedativo naturale: infonde calma, allontana lo stress e riduce significativamente gli stati di irrequietezza e agitazione. Ma non è finita qui: i fitocomplessi contenuti nell’estratto di cimicifuga migliorano la qualità del sonno.
Cimicifuga: uso esterno e interno
In ambito erboristico la cimicifuga viene commercializzata sottoforma di estratto secco, tintura madre e tisana. Per trattare i disturbi della menopausa, la dose giornaliera suggerita è di 40 mg di estratto secco.
Cimicifuga: effetti indesiderati e controindicazioni
Se utilizzati ad alti dosaggi, gli estratti della pianta di cimicifuga possono scatenare effetti indesiderati quali cefalea, vertigini, senso di vomito e diarrea. È pertanto consigliabile evitare l’assunzione in caso di ipersensibilità ai costituenti chimici della pianta. È fortemente controindicato l’uso in caso di tumori estrogeni-dipendenti (pregressi o attuali), disturbi a carico del fegato, gravidanza e allattamento.