Odontoiatria olistica: che cos’è e su cosa si basa

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L’odontoiatria olistica presenta aspetti che riguardano la medicina naturale, la medicina tradizionale cinese e l’omeopatia che vanno a integrarsi con l’odontoiatria classica. Il primo punto da chiarire è che quindi non si tratta di una disciplina che si pone in concorrenza o che vada a sostituire quella tradizionale, ma anzi vi si affianca per favorire un approccio più integrato e sinergico tra i vari saperi. Ricordate la medicina olistica di cui abbiamo già parlato?

D’altronde si tratta anche di un recupero del rapporto tra medico e paziente. Ad esempio i medici molto spesso diventano specialisti di una singola disciplina. Tuttavia anche per quanto riguarda una singola patologia possono esserci più specialisti con l’effetto che il paziente potrà sentirsi disorientato nel dover sostenere consulti con più interlocutori. L’odontoiatria olistica, invece, favorisce il rapporto medico-paziente, dando modo a quest’ultimo di rapportarsi con una figura di riferimento in grado di raccordare anche le altre, secondo un rapporto di mutua collaborazione.

Odontoiatrica olistica: scopriamo meglio cos’è

Nell’odontoiatria olistica pertanto il paziente viene inquadrato in una visione d’insieme, più globale ed ampia. In questo senso il trattamento non è soltanto finalizzato alla cura del singolo o nell’applicazione ad esempio di una protesi, bensì richiede un approccio più complessivo che prenda in considerazione il corpo secondo una prospettiva di insieme.

Fondamentalmente l’odontoiatria olistica tiene conto dell’essere umano come totalità, pertanto va alla ricerca di un possibile nesso interdipendente tra le patologie che interessano la bocca e patologie riguardanti altri distretti del nostro corpo. In questo senso l’odontoiatria olistica oltre a fare una normale visita odontoiatrica, si informa sulla storia sanitaria del paziente. Tiene conto poi della eventuale presenza di materiali tossici o di malattie del cavo orale che possono essere causa di patologie a distanza riguardanti altri organi. Questo tipo di approccio è richiesto soprattutto in età evolutiva quando è importante non solo trattare le singole affezioni, ma soprattutto risalire alle cause delle stesse. Pe fare ciò bisogna valutare il paziente odontoiatrico secondo una prospettiva olistica.

L’odontoiatria olistica esegue un’indagine a largo spettro, ad esempio si avvale di metodiche quali la Kinesiologia applicata, il Vega test, l’elettroagopuntura, che consentono anche di scegliere i materiali che siano meglio tollerati dal paziente. Il trattamento, oltre alle cure odontoiatriche tradizionali, comprende anche l’eliminazione dei materiali tossici e il trattamento delle focalità. Inoltre i farmaci maggiormente utilizzati sono  omeopatici, omotossicologici e fitoterapici.

Insomma vi è da prendere in esame non soltanto l’apparato stomatognatico, ma anche altre problematiche ed affezioni che sono in grado di provocare delle patologie a distanza in altri distretti corporei.

Fonte Immagine: Pixabay

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