La meditazione può assumere un ruolo importante nella nostra vita. Da questa pratica, infatti, derivano svariati effetti benefici su corpo e mente: ciò è scientificamente provato da centinaia di ricerche che concordano sulla capacità della meditazione di rendere la mente più serena e lucida. In particolare, aiuta a chiarire le idee, ridurre lo stress, l’ansia, calmare i nervi e rilassarli. Riduce inoltre gli stati depressivi, la paura e stabilizza l’umore. Infine, contribuisce anche a creare armonia nelle relazioni e a sviluppare benevolenza verso gli altri.
La costanza è fondamentale
La difficoltà maggiore legata alla pratica della meditazione è probabilmente l’incostanza e la saltuarietà nella pratica. Per superarla bisogna impegnarsi parecchio: nella meditazione contano sia il metodo che la giusta tecnica. Il segreto sta nella volontà di cambiare e nella scelta di adoperarsi per conoscere sé stessi e raggiungere uno stato di equilibrio interiore. La costanza è un imperativo a cui si dà forse persino troppo rilievo quando si tratta di questioni concrete come lo studio, gli affetti, il lavoro, ma viene trascurato del tutto quando ci si deve dedicare a qualunque percorso spirituale. E non c’è niente di più sbagliato: la costanza nella pratica periodica della meditazione è un punto da cui non si può proprio prescindere.
Dove e quando meditare
Prima di tutto è buona abitudine meditare sempre alla stessa ora e nello stesso posto. Alla stessa ora perché il nostro corpo necessita di ritmi regolari, nello stesso luogo perché questo resta carico delle energie positive prodotte dalla meditazione, favorendo una specie di processo circolare. Per chi però ha una vita più dinamica e frenetica, oggi c’è la possibilità di meditare in ogni momento e ovunque su portali come Clarityapp.it, che danno l’accesso a un’area riservata dove trovare tanti strumenti ed esercizi utili a potenziare e rilassare la mente. Ci sono però dei momenti ideali, che sono migliori perché possono dare risultati più tangibili: si parla di alba, tramonto, mezzogiorno e mezzanotte. Il momento del risveglio è molto indicato per meditare: il cervello è più carico di energia, meno disturbato dagli eventi, dalle preoccupazioni e dalle interferenze che riempiranno il corso della giornata. Per quel che riguarda il luogo, è consigliabile scegliere un angolo della casa dove ci si sente a proprio agio e si percepiscono sensazioni positive.
Come superare gli ostacoli
Meditare, può sembrare un’attività facile dato che richiede di stare seduti ed evitare di pensare. Tuttavia, chi inizia a sperimentare questa pratica si accorge subito della difficoltà nel dover restare immobili e allontanare l’inarrestabile flusso di pensieri che solitamente inizia a ingombrare la mente. Spesso quest’ultimo è il principale ostacolo, che può essere aggirato cercando di organizzare razionalmente i pensieri, senza il bisogno di eliminarli del tutto. Altro problema è l’immobilità che si pensa fondamentale, quando in realtà tutto quello che serve realmente per poter meditare è focalizzarsi sul proprio respiro. Che sia per un’ora, per un minuto o persino per 16 secondi. Teoricamente si potrebbe restare a meditare tutto il giorno, mentre si svolgono le attività quotidiane e quindi non è necessario rimanere immobili. La scusa più grande per non meditare è non avere abbastanza tempo libero da dedicare a quest’attività. Bisogna perciò razionalizzare e pensare di rinunciare a qualche attività inutile, come farsi distrarre dalla tecnologia e i social, per avere almeno cinque minuti al giorno per meditare. Si può impostare una sveglia o programmarlo sulla propria agenda. Quando si inizia a meditare, per alcuni, l’idea di dover restare seduti senza fare niente rappresenta un grande ostacolo ma ciò che si deve imparare da questo è invece che bisogna abituare la mente a non fare niente. Con il tempo questa pratica aiuta a cambiare la prospettiva sulla vita, donando una maggiore consapevolezza interiore che è utile per compiere le scelte importanti nella vita.
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