Il tumore è tra le principali cause di morte nel mondo e il tumore al colon è al secondo posto per incidenza e mortalità. Anche se negli ultimi anni si è avuto un aumento di casi diagnosticati di tumore al colon bisogna dire che grazie alla prevenzione e alla ricerca il tasso di mortalità è diminuito.
La prevenzione è il primo passo da compiere, soprattutto nel caso di soggetti che hanno avuto dei precedenti in famiglia. Coloro che sono soggetti a soffrire di malattie infiammatorie intestinali ed hanno un’età avanzata (tra i 50 e i 60 anni), dovrebbero iniziare a controllare la propria salute in modo preventivo. A questo proposito, gli screening rappresentano una grande soluzione e un’opportunità da non sottovalutare.
L’ereditarietà genetica del tumore è un fattore da tenere sempre bene in mente, soprattutto se in famiglia abbiamo avuto già dei casi simili. Il tumore al colon retto non fa di sicuro differenza. Stiamo parlando, infatti, di un “disturbo” che interessa principalmente i paesi industrializzati e che non risparmia né gli uomini, né tanto meno le donne. Gli ultimi dati, a tal proposito, sono allarmanti: il 14% dell’intera popolazione ne soffre. Ma come si sviluppa e, soprattutto, come si combatte?
Come già accennato, e questa è una cosa che non smetteremo mai di ripetere, la prevenzione svolge un ruolo molto importante: un piccolo polipo benigno se “silenzioso” per troppo tempo potrebbe evolversi in una situazione difficoltosa ed invasiva in modo assolutamente improvviso. Lo screening preventivo è davvero semplice e costa poco. Si può ritirare in qualsiasi farmacia e si può eseguire comodamente a casa propria. Una volta effettuata il test si restituisce il campione nella stessa farmacia e saranno gli stessi operatori a provvedere ad inviare il test al Laboratorio di Sanità Pubblica per le dovute analisi. In caso di positività, ovvero di presenza di eventuale sangue nelle feci, si dovrà proseguire con ulteriori accertamenti. Solitamente, il primo passo è la colonscopia che può rilevare la sua presenza e, alcune volte, i medici provvedono in fase di esame ad eliminarlo direttamente.
Come vi consigliamo sempre, per qualsiasi dubbio e maggiori delucidazioni non esitate a contattare il vostro medico di fiducia.
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