In Italia il numero di persone che soffrono di ipoacusie è molto elevato. Alcuni di questi soggetti sono in cura presso l’otorino di fiducia; molti altri invece non si sono mai attivati per risolvere questo importante problema. Oggi sono varie le possibilità per chi soffre di ipoacusie di vario genere, che comprendono sia l’utilizzo di apparecchiature esterne, sia la chirurgia. A tal proposito scopri le tipologie di apparecchi acustici su InfoUdito.
Varie tipologie di ipoacusie
Così come sono molto varie le cause della perdita, parziale o totale dell’udito, lo sono anche le tipologie di ipoacusia. A partire, ad esempio, dalle ipoacusie permanenti o temporanee: come appare chiaro dai termini, nel primo caso l’ipoacusia è destinata a permanere nel tempo (spesso anche ad aggravarsi), nel secondo caso si tratta invece di un problema temporaneo. Conviene però ricordare che se non trattate le ipoacusie possono degenerare in modo rapido ed ineluttabile. Anche chi ha una temporanea perdita dell’udito, a causa di un timpano danneggiato o di un’importante otite, se non cura le cause dell’ipoacusia si può trovare con la perdita permanente dell’udito. Conviene quindi in genere cercare di controllare periodicamente il proprio udito, in modo da diagnosticare rapidamente eventuali problemi e da risolvere quanto prima possibile.
Le cause e le soluzioni
Le cause che portano alla perdita totale o parziale dell’udito possono essere determinanti anche per quanto riguarda la cura del problema. Tra le cause meno note c’è l’utilizzo di farmaci ototossici: sono oggi molto diffusi farmaci che possono portare a danni importanti all’apparato uditivo si tratta soprattutto di alcuni antibiotici e antinfiammatori. Chiaramente l’utilizzo “normale”, quindi per un breve periodo di tempo e sotto controllo medico, di questi farmaci porta a questo tipo di effetto collaterale sull’apparto uditivo solo in rari casi. Invece è l’utilizzo improprio quello che causa maggiori problemi: l’auto somministrazione di un antinfiammatorio ototossico che dura varie settimane, senza controllo medico, ha un’elevata probabilità di portare ad un’ipoacusia, anche importante. Questo esempio chiarisce in modo esemplare il perché la causa della perdita di udito porti anche alla soluzione; infatti spesso l’immediata sospensione del farmaco porta a limitare il danno uditivo, che comunque andrà poi valutato e trattato con metodi idonei.
Le terapie
Come abbiamo visto le cause che portano alla perdita dell’udito sono molteplici. Si può trattare di problemi che affliggono varie parti dell’apparato uditivo, che per altro è costituito sia da parti “meccaniche”, come ad esempio il timpano, sia da parti neurologiche, come il nervo acustico. Identificare alla perfezione la causa della perdita dell’udito è il primo passo, che porta poi a specifiche terapie, curative o conservative. Ad ogni disturbo corrispondono poi terapie specifiche; spesso la soluzione si può trovare in specifici farmaci, che curano il singolo disturbo o che stimolano il nervo acustico, a seconda del singolo caso. Quando l’ipoacusia è importante e le eventuali cause flogistiche o temporanee sono state completamente rimosse esiste comunque la possibilità di ripristinare, almeno in parte, l’udito, attraverso l’uso di appositi apparecchi. L’apparecchio acustico non fa altro che amplificare i suoni, permettendo a chi è affetto da ipoacusia di sentirli in modo più preciso.
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