Pubalgia: cos’è, cause, sintomi e trattamenti

La pubalgia è un termine con cui ci si riferisce ad una sindrome dolorosa caratterizzata da acuti fastidi e dolori nella zona inguinale e pubica, sulla faccia interna delle cosce. Per molti membri della comunità scientifica, alle spalle della pubalgia vi sono più di 72 possibili cause.

Qui in questa sede, da par nostro, tenteremo di approfondire meglio tutti gli aspetti legati a questo fastidio doloroso, in molti casi troppo, spiegandone al contempo le cause e la sintomatologia più frequente. Infine accenneremo qualcosa sul trattamento.

Pubalgia: i sintomi

Quando si soffre di pubalgia, generalmente si cominciano ad avvertire dolori nella zona pubica. Questi successivamente si estendono nella faccia antero-mediale della coscia, e a volte anche in zona retropubica. Generalmente la pubalgia si può presentare con una sintomatologia che prevede forti dolori, soprattutto al risveglio e all’inizio dell’attività fisica.

Entrambe le sintomatologie scompaiono con il movimento, dimostrando la presenza di una leggera infiammazione. Nei casi più gravi il dolore si aggrava e degenera, andando ad acutizzarsi in momenti particolarmente bruschi. Quando si fanno gli esami, generalmente gli adduttori risultano contratti e la pressione a livello pubico aumenta e diventa più dolorosa.

Le cause

Ma a cosa è dovuta la pubalgia? Occhio che qui va tenuto conto del rapporto tra denti, malocclusione e postura. Se esistono pre-contatti si creano tensioni muscolari che, tramite l’articolazione, vengono trasmessi al sistema muscoloso articolare al collo e del tratto cervicale con successive ripercussioni sul sistema posturale.

Di pubalgia possono soffrire anche le donne in gravidanza, a causa della lassità della sinfisi pubica per via del mancato rilascio di relaxina, che rende le articolazioni più fragili. La pubalgia così si identifica come una entità patologica nota, che richiede una diagnosi precoce per un trattamento adeguato ed efficace. Prima di procedere, però, è necessario capire le cause scatenanti ed eliminarle. Come in ogni patologia, prevenire è sempre meglio che curare.

Le cure

Dopo la diagnosi medica, la pubalgia va trattata a dovere. Nella fase acuta del fastidio, occorre riposo totale, terapia medica specifica e fisioterapia. Tutti questi ingranaggi devono ognuno andare al proprio posto.

Nella fase cronica del fastidio, occorre invece allungare la muscolatura dell’adduttore nella coscia, allungare contestualmente la catena muscolare posteriore e dedicarsi ad esercizi specifici potenziando i muscoli retrovisori del bacino e della zona addominale. In casi gravi, e sempre sotto consiglio medico, non è da escludere il ricorso a farmaci antinfiammatori analgesici.

FONTE IMMAGINE: RIABILITAZIONE CAMPANIA

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