Quando usare il Paracetamolo e quando l’Ibuprofene?

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Delle differenze tra Paracetamolo e l’Ibuprofene ne abbiamo già parlato in un altro articolo. Si tratta di farmaci che vengono maggiormente prescritti dai medici pediatri per il trattamento di stati dolorosi di lieve entità, quali ad esempio la febbre che si accompagna alle sindromi influenzali, mal di testa e mal di gola. Il Paracetamolo in particolare è uno dei pochi farmaci che è possibile utilizzare anche in gravidanza grazie alla sua tollerabilità, ovviamente sempre previo parere da parte del medico curante.

Negli ultimi anni, invece, si assiste in alcuni casi alla sostituzione della Tachipirina con l’Ibuprofene, ma i  due farmaci hanno un principio d’azione totalmente differente. In questo articolo ci occuperemo di esaminare quando è il caso di utilizzare l’uno e quando invece usare l’altro.

Paracetamolo e Ibuprofene: differenze

Il Paracetamolo ha un effetto soltanto antipiretico ed analgesico, pertanto non svolgendo un’azione antinfiammatoria non può considerarsi un farmaco FANS. L’ibuprofene, invece, rientra a tutti gli effetti nella categoria di farmaco antinfiammatorio non steroideo, pertanto agisce sia contro il dolore che la febbre, avendo un effetto antinfiammatorio e antipiastrinico.

Quando si usano?

In effetti il Paracetamolo è da considerarsi il farmaco d’elezione nel trattamento degli stati febbrili e del dolore, soprattutto nei bambini. Inoltre la Tachipirina è un farmaco che, a differenza dell’Ibuprofene, può essere assunto anche a stomaco vuoto. Il Paracetamolo inoltre non pone a rischio i bambini di complicanze respiratorie, quali ad esempio l’asma. Rimane quindi il farmaco da preferire in età pediatrica, purché ovviamente se ne rispettino le dosi, per il trattamento degli stati febbrili, in quanto non presenta effetti a carico della mucosa dello stomaco. Considerando, invece, che l’Ibuprofene può avere degli effetti a carico della mucosa gastrica è consigliabile restringerne l’utilizzo soltanto nei casi in cui la febbre o il dolore si devono a processi infiammatori acuti oppure a carattere cronico.

Riguardo, invece, all’utilizzo alternato dei due farmaci è possibile assumerli in associazione solo previa espressa indicazione da parte del pediatra. In particolare l’uso alternato o combinato della Tachipirina con l’Ibuprofene non raggiunge un’efficacia tale da giustificare il rischio derivante da potenziali effetti tossici, in particolare eventi avversi a carico dei reni, del fegato e gastrointestinali.

Fonte Immagine: Pixabay

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