L’alluce valgo è una patologia podalica che colpisce il primo dito del piede. È caratterizzata da una significativa deviazione dell’articolazione dell’alluce in direzione delle altre dita. Secondo la banca dati statistica delle malattie croniche, l’alluce valgo è molto diffuso e interessa il 23% della popolazione, arrivando a sfiorare il 35% per ciò che concerne i soggetti over 65. Oltre ad essere un quadro patologico podalico rilevante, che causa una complessa sintomatologia e una limitazione funzionale, l’alluce valgo rappresenta un vero e proprio problema di natura estetica.
A cosa è dovuto l’alluce valgo?
Nella stragrande maggioranza dei casi è possibile risalire all’eziologia di questa deformità. Le principali cause possono essere le seguenti:
- Deformità congenita: malformazione dell’alluce presente dalla nascita, legata ad un’alterazione nello sviluppo e nella crescita della cartilagine o dell’osso
- Deformità acquisita: riferibile a lesioni a carico del piede
- Artrite: una patologia che colpisce il tessuto connettivo tra le articolazioni eprovoca dolore articolare
- Uso di scarpe inadatte: le calzature ritenute comode e alla moda (punta stretta e tacchi vertiginosi) a lungo andare possono favorire l’insorgenza di questa patologia.
Quali sono i sintomi principali dell’alluce valgo?
I sintomi possono variare da soggetto a soggetto: alcune persone accusano un forte dolore al melluce (il secondo dito del piede) anziché all’alluce, mentre altre persone accusano un dolore intermittente all’alluce, pur in assenza di deformità gravi. In generale la vasta gamma di sintomi includono:
- Rigonfiamento dell’osso alla base dell’alluce
- Arrossamento dell’alluce
- Ipercheratosi dell’alluce, ossia un’ispessimento cutaneo attorno al dito
- Dolore articolare discontinuo o persistente
- Problemi di appoggio podalico e deambulazione causati dal dolore.
Chi è il medico che diagnostica e cura l’alluce valgo?
Per la diagnosi e il monitoraggio dell’evoluzione di questa deformità dell’alluce è necessario rivolgersi ad un podologo: il medico professionista che tratta tutte le patologie del piede, dolorose e non. Lo specialista visita il paziente, ne valuta le condizioni, formula una diagnosi e redige il trattamento terapeutico più indicato. Durante la visita esegue alcune manovre e movimenti volti a valutare l’entità dell’alterazione ossea e la capacità di movimento del dito. Anche la radiografia del piede può tornare utile ai fini diagnostici e terapeutici.
Quali sono i trattamenti e i rimedi per l’alluce valgo?
Sono possibili 2 differenti tipi di approcci e trattamenti per curare l’alluce valgo: conservativi (non chirurgici) e chirurgici. Tra gli approcci terapeutici non chirurgici annoveriamo:
- Uso di farmaci antidolorifici e antinfiammatori (Fans)
- Uso di calzature ortopediche specifiche: comode, larghe, spaziose e che non stringano le dita dei piedi.
- Uso di ortesi correttive che permettano di correggere lo sviluppo della deformità, dando al contempo sollievo al dolore articolare
- Iniezioni di cortisone negli stadi più avanzati della deformità del piede, che possano alleviare il gonfiore
- Uso di cuscinetti separa-dita e solette ortopediche utili a distribuire uniformemente il peso corporeo e la pressione durante la deambulazione
- Crioterapia, ovvero sia la terapia del freddo. Le proprietà benefiche degli impacchi di ghiaccio possono alleviare e ridurre il dolore
- Uso di pomate antinfiammatorie che leniscano il dolore articolare.
Tra gli approcci terapeutici chirurgici annoveriamo:
- Intervento chirurgico invasivo (detto procedura “A cielo aperto”): il medico chirurgo asporta la protuberanza ossea e ripristina la posizione dell’alluce. L’operazione inizia con l’apertura chirurgica della pelle e dei tessuti sottocutanei. È seguita dall’asportazione della porzione di osso sporgente e l’inserimento di supporti che aiutano il dito a tornare nella sua posizione naturale.
- Intervento chirurgico percutaneo mini invasivo: questo tipo di approccio terapeutico non invasivo permette di ottenere gli stessi risultati ma con tempi di recupero post-operatori molto più rapidi. Trattasi di un’operazione che può riallineare solo gli alluci valghi di entità lieve o media. Il chirurgo si avvale di appositi strumenti e immagini radioscopiche che gli consentono di operare l’alluce mediante dei dei fori sotto la protuberanza ossea.
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