L’orzaiolo consiste in una infiammazione delle ghiandole sebacee poste alla base delle ciglia. Generalmente si manifesta con un rigonfiamento nella palpebra che può contenere anche del pus. Deriva da una infezione batterica causata dallo stafilococco. Si manifesta con sintomi quali gonfiore della palpebra, dolore intenso, difficoltà nell’apertura e nella chiusura dell’occhio, prurito. Se non viene curato per tempo può portare al rischio che si trasformi in calazio, ovvero si può cronicizzare, oppure può esitare in blefarite, che è una infiammazione della palpebra. Di rimedi naturali orzaiolo ne abbiamo già parlato, ma oggi tenteremo di arricchire le possibili vie d’uscita da questo fastidio analizzadone un altro che a metà strada tra le credenze popolari e i rimedi naturali. Ci riferiamo all’olio d’oliva.
Orzaiolo, curarlo guardando nella bottiglia dell’olio
Il rimedio naturale più noto e usato per la cura di questo problema, tramandato dalle nostre nonne, consiste nell’uso dell’olio extravergine di oliva. In particolare stando all’aneddoto che si tramanda, per guarire dall’orzaiolo basterebbe guardare per qualche secondo con l’occhio malato all’interno di una bottiglia d’olio d’oliva, oppure ancora meglio appoggiare l’occhio all’imboccatura della bottiglia d’olio. Rimedio portentoso a quanto si dice. In particolare c’è chi afferma di essere stato sanato all’istante proprio in questo modo dal fastidioso e doloroso problema all’occhio. D’altronde provarci non costa niente. L’olio d’oliva in effetti viene già utilizzato in altre applicazioni, ad esempio come emolliente per risolvere alcuni problemi della pelle. Di seguito vi indichiamo come preparare un rimedio con l’olio di oliva per trattare l’orzaiolo.
Olio d’oliva per l’orzaiolo
E’ molto semplice: basta utilizzare un piccolo batuffolo di cotone, ma in alternativa va bene anche un dischetto struccante o un bastoncino igienico, da inumidire leggermente con una piccola quantità d’olio. Quindi andate a tamponare con delicatezza la palpebra. E’ bene che l’operazione venga effettuata con l’occhio ben chiuso, perché l’eventuale contatto dell’olio col bulbo oculare potrebbe provocare qualche fastidio. Dopo un paio d’ore se avete ottenuto i primi miglioramenti, potete ripetere nuovamente questo procedimento anche per più volte nel corso della giornata.
D’altronde sono note già da tempo le proprietà curative di questo prodotto alimentare, che è anche l’ingrediente principe della dieta mediterranea. L’olio extra vergine di oliva è infatti noto per le sue virtù lenitive, oltre che antibatteriche. Per queste sue proprietà antidolorifiche viene paragonato all’ibuprofene, che è un noto antinfiammatorio.
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