L’allergia al nichel è una delle forme allergiche più complesse da tenere sotto controllo. Consiste nella manifestazione di una reazione avversa dell’organismo nei confronti di questo oligoelemento, altamente resistente all’aria e all’acqua e onnipresente sulla superficie terrestre.
Si parla di allergia al nichel quando si verifica l’attivazione del sistema immunitario, che scatena l’infiammazione dei tessuti interessati. La sintomatologia dell’allergia al nichel può variare da soggetto a soggetto ed è difficilmente distinguibile da altre forme allergiche analoghe.
Nichel: dove si trova?
Il nichel è un oligoelemento piuttosto nocivo per il nostro organismo, che è capace di assimilarne quantità molto esigue (100 microgrammi al giorno). Trattandosi di un elemento abbondantemente presente sulla superficie terreste, è facilmente reperibile nei seguenti oggetti:
• batterie
• bigiotteria
• bottoni
• chiavi
• cinture
• cosmetici
• inchiostro per tatuaggi
• monete
• orologi
• parti metalliche di occhiali
• piercing
• porcellane
• saponi e detergenti
• tinture per capelli
• utensili da cucina
• utensili medico-chirurgici (protesi, aghi)
• vetro
Il Nichel negli alimenti
L’alimentazione è la principale fonte di esposizione al nichel, particolarmente presente in molti dei costituenti di una normale dieta. Tra gli alimenti ricchi di nichel annoveriamo:
• asparagi
• cacao
• cereali
• cioccolato
• cipolle
• crostacei
• frutta secca (soprattutto negli anacardi)
• legumi
• soia
• spinaci
• pomodori
• thè
• uova
Durante la lavorazione industriale, può capitare che alcuni cibi vengano contaminati dal nichel presente nei contenitori in cui vengono confezionati (scatolette, lattine, etc). In quel caso l’azienda produttrice ha l’obbligo precauzionale di comunicare attraverso l’etichetta il rischio della presenza del nichel.
Quali sono i sintomi dell’allergia al nichel?
Le reazioni allergiche al nichel possono manifestarsi in maniera variabile a seconda della tipologia. Nel caso della dermatite da contatto (ACD), i sintomi si manifestano tra le 48 e le 72 ore dal contatto con l’allergene. La sintomatologia più diffusa è la seguente:
• eczema zonale con arrossamento
• prurito
• vescicole su orecchie, collo o polsi
Se invece parliamo di sindrome da allergia sistemica al nichel (SNAS), la sintomatologia è più complessa:
• eczema diffuso su tutto il corpo
• costipazione
• nausea
• crampi addominali
• gonfiore
• dissenteria
• febbre
• spossatezza
• insonnia
• dolori osteoarticolari
Allergia al nichel: test diagnostici e terapia
Se si sospetta l’allergia al nichel, è possibile effettuare dei test allergologici. I test per la diagnosi si distinguono in cutanei (Prick test e Patch test) e sierologici (RAST). Il Prick test è indolore e viene eseguito sulla cute dell’avambraccio (sul dorso nei neonati). Inizia con l’applicazione locale di allergeni sotto forma di piccole gocce. Ha un costo esiguo che oscilla tra i 20 e i 70 euro. Il Patch test, invece, viene eseguito sulla cute mediante l’applicazione di alcuni dischetti non assorbenti contenenti l’allergene. Ha un costo elevato e può superare i 300 euro. Il Rast test viene eseguito attraverso prelievo ematico e ha un costo compreso tra i 40 e gli 80 euro.
In caso di diagnosi positiva all’allergia al nichel, non esiste una terapia definitiva. Ciononostante è possibile condurre una vita normale, adottando alcuni piccoli accorgimenti: ridurre il consumo di alimenti contenenti nichel ed evitare il contatto di oggetti sospetti. Per ridurre la sintomatologia della dermatite da contatto, i medici prescrivono corticosteroidi da assumere per via orale o pomate topiche a base di corticosteroidi.