Quando si pianifica un viaggio, magari con largo anticipo, possono verificarsi alcuni imprevisti indipendenti dalla propria volontà che stravolgono rovinosamente i programmi. Oltre all’amarezza di dover disdire il viaggio, anche la beffa di perdere denaro per la prenotazione. Fortunatamente in caso di imprevisti come gravidanza, lavoro, studio, emergenze, impegni inderogabili, problemi di salute, (compreso il Covid-19) è possibile stipulare un’assicurazione di viaggio che, a seconda dei pacchetto assicurativo selezionato, copra diverse complicazioni. Tra i possibili imprevisti pre-partenza annoveriamo la gravidanza.
Gravidanza e annullamento viaggi: come funziona la polizza assicurativa
Onde evitare danni economici causati dalla disdetta di un viaggio per gravidanza, come l’importo dei biglietti aerei non rimborsabili o i costi di soggiorno, prima di partire è possibile proteggere la propria prenotazione da eventuali penali di cancellazione. La stragrande maggioranza delle polizze annullamento viaggio copre in caso di gravidanza non prevedibile (e non già in essere al momento della sottoscrizione del contratto assicurativo) e che si apprende inaspettatamente prima della partenza.
La clausola dell’annullamento per gravidanza fa riferimento solo alle gravidanze appurate post sottoscrizione della polizza assicurativa. Per richiedere il rimborso dell’intero costo del viaggio a causa di gravidanza improvvisa e recedere dal contratto, occorre dimostrare l’impossibilità nell’affrontare il viaggio mediante la presentazione della documentazione medica. È essenziale presentare alcuni documenti alla compagnia aerea o all’agenzia di viaggio, come ad esempio i certificati medici e/o cartelle cliniche che attestino la gestazione in corso. Non è pertanto possibile ottenere il rimborso per pura precauzione, senza documenti validi che dimostrino la gravidanza.
Gravidanza e annullamento viaggi: quali spese copre la polizza?
In assenza di biglietti e prenotazioni flessibili che consentono di disdire un viaggio in caso di gravidanza, è possibile stipulare una polizza annullamento che includa il rimborso delle spese sostenute. Per ciò che concerne il rimborso coperto dalla polizza di annullamento viaggio per maternità, la stragrande maggioranza delle compagnie assicurative garantisce la copertura di:
• Spese per gli spostamenti (ticket aerei o navali)
• Spese per il soggiorno (albergo, resort, villaggi vacanze, bed and breakfast, etc)
• Spese relative ai tour operator
Prima di sottoscrivere una polizza assicurativa è bene esaminare con attenzione il massimale e la franchigia per stabilire se sono sufficienti per proteggere le vostre spese del viaggio. Il massimale, ossia l’importo massimo erogato dall’assicurazione in caso di rimborso, deve coprire le spese anticipate per la prenotazione del volo, dell’alloggio e altri servizi. La franchigia, invece, è la quota che l’assicurata deve ugualmente pagare oltre la quale scatta il rimborso. Giusto per portare un esempio, una franchigia di 100 euro significa che in caso di annullamento del viaggio dal costo di 1000 euro, l’assicurata dovrà pagarne 100, mentre la compagnia assicurativa coprirà tutto il resto.
Qualora la compagnia assicurativa dovesse temporeggiare e/o fare problemi in merito al risarcimento di un viaggio in caso di gravidanza improvvisa, è possibile rivolgersi all’Unione Nazionale Consumatori: la prima associazione di consumatori in Italia che valuterà il singolo caso, offrirà un’adeguata consulenza legale e aiuterà ad ottenere il rimborso del viaggio senza dover pagare alcuna penale.