Bere limone a stomaco vuoto fa bene?

Limoni

Negli anni abbiamo assistito a qualsiasi forma di critica e apprezzamento in riferimento al limone, l’agrume più amato e famoso al mondo. Quante volte avrete sentito dire che bere limone a stomaco vuoto ha effetti corrosivi sullo stomaco? In effetti questo agrume dalle inestimabili proprietà organolettiche può aumentare l’acidità gastrica, irritare gli stomaci con un pH molto acido e scatenare la gastrite.

Perché bere limone a stomaco vuoto fa male

Il nocciolo della questione è l’acido citrico, un composto organico acido (acido tricarbossilico debole) contenuto nel succo di molti agrumi, tra cui il limone. Sebbene il succo di limone sia una preziosa fonte di vitamina C e antiossidanti, andrebbe consumato con moderazione onde evitare effetti collaterali devastanti. A stomaco vuoto, infatti, l’acido citrico del limone può promuovere l’infiammazione della mucosa gastrica e favorire l’erosione dello smalto dentale. Ma non è finita qui. Quando si beve il succo di limone a stomaco vuoto, la sensazione di nausea che spesso insorge a lungo andare potrebbe sfociare in disturbi gastrici più seri come reflusso gastroesofageo, gastrite e ulcera. A maggior ragione, chi già soffre di queste patologie non dovrebbe assumere limone in generale.

Gli effetti negativi del limone a stomaco vuoto

Se consumato a stomaco vuoto, il succo di limone può avere delle conseguenze devastanti sul nostro organismo. Qui di seguito una panoramica sui principali effetti negativi:

Può aggravare il bruciore di stomaco, il reflusso e le ulcere: il succo di limone può aumentare la produzione di acidi da parte dello stomaco, irritare il rivestimento gastroesofageo, scatenare infiammazione, sensazione di bruciore retro-sternale e una risalita della secrezione nell’esofago. Importanti studi, infatti, hanno confermato in maniera definitiva che l’acidità del limone è una tra le cause principali di numerosi disturbi gastrointestinali. L’azione dell’acido citrico è talmente corrosiva che secondo i più rinomati biochimici, potrebbe addirittura bucare un fazzoletto o trapassare la carrozzeria di un’automobile.

Può ledere lo smalto dei denti: l’acido citrico contenuto nel succo di limone è il peggior nemico dei denti. Lo smalto dentale, infatti, ha un pH intorno a 5.5, pertanto può essere eroso da alimenti più acidi. Un consumo prolungato e continuativo può danneggiare lo smalto dei denti in modo irreversibile. Una volta eroso lo smalto non si rigenera più. Dunque è bene prestare attenzione e, eventualmente, berlo con l’ausilio di una cannuccia di plastica.

Può favorire la comparsa di afte: l’acidità del limone può irritare le mucose orali e causare l’insorgenza di afte: piccole lesioni che si formano all’interno della bocca, sui tessuti molli della mucosa orale (palato, guance, lingua) o alla base delle gengive. Inoltre può peggiorare e irritare quelle già presenti e ritardarne la guarigione e cicatrizzazione.

Può scatenare diuresi e disidratazione: se consumato lontano dai pasti, il succo di limone può stimolare la diuresi e aumentare la produzione di urina. Numerosi studi scientifici, infatti, hanno dimostrato che l’elevata concentrazione di vitamina C del limone può favorire una minzione eccessiva e frequente e indurre un aumento della disidratazione nei soggetti ipertesi e con patologie a carico dell’apparato urinario.

 

(Fonte immagine: Unsplash)
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